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Tour Messico Dagli Aztechi ai Maya, soggiorno mare a Cancun & stop over a New York, Speciale famiglia 4 persone

Tour Messico Dagli Aztechi ai Maya, soggiorno mare a Cancun & stop over a New York, Speciale famiglia 4 persone

Tour Messico Dagli Aztechi ai Maya, soggiorno mare a Cancun & stop over a New York

  • Speciale Famiglia – Nucleo familiare composto da 4 persone

Imbarcati in un emozionante viaggio attraverso la ricca storia del Messico, dalla grandezza degli Aztechi all’enigma dei Maya. Esplorerai le antiche rovine di Teotihuacan, ammirando le maestose piramidi del Sole e della Luna. Successivamente, ti immergerai nella magia delle antiche città maya, come Chichen Itza e Tulum, immerse nella foresta tropicale. Dopo un’avventura culturale avvincente, potrai rilassarti sulle paradisiache spiagge di Cancun, godendoti le acque cristalline e il clima tropicale. Ma il viaggio non finisce qui! Con uno stop over a New York, avrai l’opportunità di scoprire la vivace metropoli, passeggiare tra i grattacieli di Manhattan e ammirare i famosi luoghi come Times Square e Central Park. Un’avventura completa che ti regalerà esperienze culturali, relax e l’energia frenetica di una delle città più iconiche al mondo.

Tour Messico Dagli Aztechi ai Maya, soggiorno mare a Cancun & stop over a New York : informazioni di viaggio

Il tour Messico dagli Aztechi ai Maya, soggiorno a mare a Cancun & stop over New York ha una durata di 15 giorni e 13 notti. Si precisa che per eventuali esigenze specifiche oppure per cambiamento di numero dei giorni è possibile scrivere a : prenotazioni@barbirottiviaggi.it

Partenze giornaliere – guida parlante italiano

Speciale Famiglia – Nucleo familiare composto da 4 persone

Quote

Quote per Nucleo Familiare a partire da€16.500,00

Routing aereo: è possibile prevedere partenze e arrivi per e da altri aeroporti.

VoloPartenza dahArrivo ahBagaglio
Ib 3235Roma Fiumicino20.20Madrid23.001PC
Ib 6409Madrid23.55Città del Messico03.301PC
InternoCittà del MessicoXxTuxtla GutierrezXxx1PC
Aa 1327Cancun11.15New York JF Kennedy16.291PC
Ay 016New York JF Kennedy22.55Helsinki14.001PC
Ay 1763Madrid16.20Roma Fiumicino18.451PC

Operativo Voli: Orari espressi in ora locale, suscettibili a variazioni.

Soggiorno:

LocalitàHotelNottiBaseNote
Città del MessicoHilton Reforma2BbIncluso Day Use del giorno di arrivo Room two double bed
San CristobalUvence Arte2HbSuite Two Double beds
PalenqueVilla Mercede1HbExecutive Room
CampecheHotel Gamma1HbStandard Two Double Bed
MeridaLa Mision de Fray Diego1HbStandard Two Double Bed
CancunPresidente Intercontinental3BbRoom Sea View
New YorkRiu Plaza Time Square3ObDeluxe Room two beds

Legenda:Ob= Solo pernottamento – Bb= Prima Colazione Hb= Trattamento di Mezza Pensione 1PC= 1 Bagaglio compreso.

Servizi inclusi

  • Assicurazione Top Booking Barbirotti: che include: Coperture spese Medico/Bagaglio e Annullamento
  • Trasferimento aeroporto Città del Messico/hotel
  • Tour Gli Aztechi e il Mondo Maya (vedi programma a seguire)
  • Trasferimento Cancun hotel/aeroporto

Valutazione personale dell’Agenzia Barbirotti relativa a questa proposta di Viaggio. Classificazione: Alta–Media– Bassa.
Servizi in generale: Alti + Sostenibilità: Medio/Alta. (vedi le Faq nel sito www.barbirottiviaggi.it).

Perché scegliere questo viaggio

  • Perché è una vacanza Costruita ad Hoc per una famiglia che desidera vivere una esperienza unica.
  • Per fare un tour archeologico e visitare i siti di: Teotihuacán, Chichén Itzá, Tulum,
  • Per fare un tour nelle città coloniali di Merida e San Cristobal de las Casas,
  • Perché è una vacanza Barbirotti Viaggi.

Tour Gli Aztechi e il Mondo Maya: programma completo

2° Giorno: Città del Messico

Giunti all’aeroporto internazionale di Città del Messico, si procede con il trasferimento in hotel. L’arrivo è previsto tra le notte del 1 e 2° giorno, Day Use in hotel

2° Giorno: Città del Messico

La prima giornata del tour sarà dedicata all’esplorazione della vivace città di Città del Messico e alla visita del suggestivo centro archeologico di Teotihuacan. Inizieremo con una visita allo “Zocalo”, la piazza principale che ospita la maestosa Cattedrale e il Palazzo Nazionale. Successivamente, avremo l’opportunità di ammirare il Templo Mayor, un importante sito archeologico che rievoca l’antica civiltà azteca. Non potremo mancare di visitare anche la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, la patrona del Messico e uno dei maggiori luoghi di pellegrinaggio dell’America Latina. Nel pomeriggio, ci dirigeremo a Teotihuacan, dove le imponenti Piramidi del Sole e della Luna ci attendono per stupirci con la loro grandiosità. Ci fermeremo per un pranzo gustoso presso un ristorante locale e, infine, faremo ritorno in hotel nel tardo pomeriggio.

3° Giorno: Città del Messico – Tuxtla Gutierrez – San Cristóbal de las Casas

Nella mattinata, ci dirigeremo all’aeroporto per il trasferimento e la partenza verso Tuxtla Gutierrez, la vivace capitale dello Stato del Chiapas. Lungo il percorso, faremo una sosta a Chiapa de Corzo, dove avremo l’opportunità di esplorare il maestoso Canyon del Sumidero a bordo di imbarcazioni locali. Sarà un’esperienza affascinante ammirare le imponenti pareti del canyon che si innalzano verso il cielo. Successivamente, ci trasferiremo a San Cristóbal de las Casas, salendo lungo una panoramica strada di montagna che ci porterà a oltre 2.000 metri di altitudine. Qui ci installeremo nell’hotel e avremo la possibilità di gustare una deliziosa cena. La notte trascorrerà nel comfort dell’hotel a San Cristóbal de las Casas.

4° Giorno: San Cristóbal de las Casas

In questa giornata avremo l’opportunità di esplorare le affascinanti comunità indigene di San Juan Chamula e Zinacantan, che si trovano a breve distanza da San Cristóbal. Inizieremo il nostro tour immergendoci nella cultura e nelle tradizioni di queste comunità, dove potremo osservare da vicino il loro stile di vita e le loro abitudini. Successivamente, visiteremo il pittoresco centro storico di San Cristóbal, famoso per il suo mercato locale, dove potremo ammirare l’abile artigianato realizzato dagli indigeni locali. Non mancheremo di visitare anche le affascinanti chiese della città, tra cui la magnifica chiesa barocca di Santo Domingo, che si distingue per la sua maestosità e la sua ricca storia. Sarà una giornata ricca di scoperte culturali e visive che ci lascerà incantati dalla bellezza e dalla diversità di questa regione messicana.

5° Giorno: San Cristóbal de las Casas – Palenque

Nella giornata odierna, lasceremo le maestose montagne del Chiapas e ci immergeremo nelle valli lussureggianti che si estendono di fronte a noi. Lungo il percorso, faremo una sosta alle spettacolari cascate di Agua Azul, dove ci godremo un gustoso pranzo al sacco immersi nella bellezza naturale che ci circonda. Continueremo il nostro viaggio fino a raggiungere Palenque, dove ci installeremo comodamente nell’hotel prescelto. Sarà un’occasione per rilassarci e prepararci alle meraviglie che ci riserverà la visita del sito archeologico di Palenque nei prossimi giorni.

6° Giorno: Palenque – Campeche

In questa mattinata avremo l’opportunità di esplorare la suggestiva zona archeologica di Palenque, un tesoro ancora parzialmente nascosto tra la lussureggiante giungla tropicale. Saremo affascinati dalla sua bellezza intrinseca e dalle uniche piramidi che la caratterizzano. Dopo la visita, ci concederemo un delizioso pranzo presso un ristorante locale. Successivamente, ci metteremo in viaggio verso Campeche. Appena arrivati, avremo il piacere di fare una breve visita alla città antica, circondata e fortificata da torri e mura che conservano un forte sapore coloniale. Ci lasceremo incantare dal suo fascino e dalla sua atmosfera unica. Infine, ci recheremo al nostro hotel per il pernottamento e il relax.

7° Giorno: Campeche – Uxmal – Merida

La prima tappa del nostro itinerario ci condurrà alla suggestiva zona archeologica di Uxmal, una delle testimonianze più significative della civiltà maya. Avremo l’opportunità di esplorare questo sito affascinante e ammirare le sue imponenti rovine. Dopo la visita, ci godremo un delizioso pranzo presso un ristorante locale, ristorandoci per la prossima tappa del nostro viaggio. Nel pomeriggio, arriveremo a Merida, la capitale dello Stato dello Yucatán, conosciuta come la “città bianca” per via dei suoi splendidi edifici coloniali. Fermeremo presso lo “zocalo”, la piazza principale, per visitare alla Cattedrale, al Palazzo del Gobernó, al Palazzo Municipale e alla Casa di Montejo. Dopo la visita, ci recheremo al nostro hotel per il check-in e trascorreremo la notte in totale comfort.

8° Giorno: Merida – Izamal – Chichen Itza – Riviera Maya/Cancun

Partenza per la visita di Izamal, un villaggio tipico per i suoi edifici tutti dipinti in color giallo e per il suo convento francescano. Poi proseguiamo per la visita di Chichen Itza, forse la più conosciuta tra le zone archeologiche maya, con la famosa Pirámide di Kukulkan. Pranzo in un ristorante locale. Arrivo a Cancún nel tardo pomeriggio e sistemazione in hotel. Fine tour.

La quota include

  • Sistemazione in hotels indicati o similari
  • Colazione americana in tutti gli hotels.
  • Volo Città del Messico-Tuxtla Gutierrez in classe turistica.
  • 5 pranzi, 1 cena.
  • Trasporto in van/bus con aria condizionata.
  • Guide locali di lingua italiana.
  • Ingresso ai siti archeologici e musei menzionati nel programma
  • Facchinaggio.
  • La quota non include
  • le cene ed i pasti non indicati nel programma
  • bevande ed extras personali negli hotels e nei ristoranti
  • -mance ad autisti e guide

Visitando il Messico

Di seguito elenchiamo alcune informazioni da sapere prima della partenza

  • Ora locale : – 7 ore rispetto all’Italia
  • Documenti: passaporto in corso di validità che abbia una scadenza non inferiore ai 3 mesi
  • Formalità di ingresso: verrà fornita la Tarjeta de ingreso dalla compagnia aerea dell’andata che dovrà essere presentata alla frontiera. Il documento deve essere conservato anche all’uscita dal paese.
  • Lingua: la lingua parlata è lo spagnolo, anche se è diffuso anche l’inglese
  • Valuta: nuovo peso.
  • Corrette elettrica: 110 volts.
  • Telefono: per chiamare dal Messico verso l’Italia bisogna comporre lo 0039 invece viceversa 0052 +prefisso della città, per Cancun 98, invece, per Città del Messico 5.
  • Clima: tra ottobre e maggio vi è la stagione secca, invece, tra giugno e settembre vi è la stagione delle Piogge.
  • Abbigliamento: si consiglia di indossare capi estivi e leggeri, ma anche un maglioni oppure giacche per la sera.
  • Guidare in Messico: si può noleggiare l’auto a partire da 21 anni di età e per farlo è necessaria la patente internazionale e carta di credito
  • Vaccinazioni : non sono richieste vaccinazioni , ma si consiglia diportare antibiotici, repellenti, creme solari
  • Salute: si consiglia di evitare di restare troppo al sole e di bere troppe bevande alcoliche
  • Fotografie:

Festività in Messico

Mese di Gennaio e di Febbraio

  • 6 gennaio: Festa dell’Epifania.
  • 11 gennaio: Capodanno.
  • 2 febbraio: Candelora
  • 5 febbraio: Giorno della Costituzione. 

Mese di Marzo e di Aprile

  • Settimana Santa: inizia la domenica delle Palme ed è la più grande festività messicana.
  • 21 marzo: Nascita di Benito Juarez (ex presidente del Messico) e Festa dell’Equinozio di Primavera.

Mese di Maggio e di Giugno

  • 11 maggio: Festa del Lavoro.
  • 15 maggio: Festa di San Isidro, patrono della pioggia, degli agricoltori e del bestiame.
  • 24 giugno: San Giovanni Battista.

Mese di Agosto e di Settembre

  • 2 agosto: Giorno di Cuauhtemoc. Danze e cerimonie, per onorare l’ultimo imperatore azteco
  • 15 e 16 settembre: Giorno dell’Indipendenza messicana.

Mese di Ottobre e di Novembre

  • 1 e 2 novembre: Giorno dei Morti.
  • 20 novembre: Anniversario della Rivoluzione Messicana del 1910.

Mese di Dicembre

  • 12 dicembre: Festività della Madonna di Guadalupe
  • 16/24 dicembre: Settimana di Natale.

Etnie del Messico

Per comprendere la complessa storia del Messico, è importante esaminare le diverse etnie che hanno popolato la regione.

Olmechi

Gli Olmechi occupavano principalmente le regioni orientali del Paese, ma le influenze di questa antica civiltà si estendono su tutto il territorio messicano. L’arte olmeca è caratterizzata da sculture in pietra, spesso monoliti di grande altezza, raffiguranti teste coperte da una sorta di elmo.

Maya

I Maya si svilupparono nel Messico meridionale, così come in Guatemala e Honduras. I Maya sono noti per i loro imponenti centri cerimoniali-amministrativi, dominati da alte piramidi a gradini e stele di pietra che riportano indicazioni calendariali dettagliate.

Teotihaucan

La cultura di Teotihuacan prende il nome dall’omonima località situata a 50 km da Città del Messico, dove fu costruito il famoso centro cerimoniale con le sue piramidi del Sole, della Luna e il Tempio di Quetzalcoatl. La città era divisa in due parti: quartieri residenziali e una zona sacra attraversata da un viale di 1700 metri, che ospitava numerosi edifici religiosi.

Toltechi

I Toltechi arrivarono in Messico dalle praterie del Nord e si distinsero per aver introdotto la metallurgia nel paese, utilizzata principalmente per oggetti ornamentali.

Zapotechi

Gli Zapotechi si svilupparono principalmente nella città di Monte Alban, nello stato di Oaxaca. Questo centro era ricco di edifici, tra cui uno che si ritiene fosse un osservatorio astronomico. Gli Zapotechi svilupparono un sistema di calcolo del tempo e crearono un sistema di scrittura.

Mixtechi

I Mixtechi si sovrapposero agli Zapotechi e occuparono il territorio zapoteco, arricchendolo con importanti strutture. La loro principale città fu Mitla. I Mixtechi erano abili orafi e gioiellieri, e realizzarono splendidi mosaici su maschere e manici di coltelli.

Nelle regioni dello stato di Veracruz si svilupparono nel corso del tempo diverse culture del Golfo, tra cui gli Olmechi che furono seguiti dai Totonachi e, più a nord, dagli Huastechi. Sono caratteristici alcuni oggetti in pietra prodotti da queste civiltà.

Aztechi

Gli Aztechi, originariamente parte delle tribù Chichimeche, si insediarono in Messico. Si scontrarono prima con i Toltechi e successivamente con i Mixtechi. Si stabilirono infine su un’isoletta del lago Texcoco, dove fondarono la città di Tenochtitlan, l’attuale Città del Messico.

Cosa vedere a Città del Messico

Per scoprire la vastità di Città del Messico, ci sono diverse opzioni per spostarsi. I mezzi pubblici, come gli autobus e i piccoli camioncini, sono molto efficienti e convenienti. In alternativa, si possono utilizzare i taxi, che sono numerosi. È consigliabile contrattare il prezzo in anticipo per evitare sorprese. In tutta la città è presente una ramificata rete di metropolitana, che rappresenta un ottimo modo per muoversi velocemente.

TRASFERIMENTO DA E PER L’AEREOPORTO

Prima di prendere un taxi per il trasferimento da e per l’aeroporto, è consigliabile recarsi all’ufficio taxi dell’aeroporto e acquistare un biglietto, che solitamente costa circa 13$. Si consiglia di evitare i taxi bianchi e verdi.

ESPERIENZE NEI MUSEI

Il Museo Nacional De Antropologia, situato alla fine di Paseo de la Reforma di fronte al Parco di Chapultepec, ospita una vasta collezione di 60.000 pezzi e opere d’arte delle antiche culture messicane. Si estende su una superficie di 30.000 metri quadrati, con oltre 5 chilometri di sale espositive disposte su due piani che circondano un ampio patio rettangolare. Il Museo y Casa de Frida Kahlo, nel quartiere residenziale di Coyoacan, è la casa natale di Frida Kahlo, una delle mogli di Diego Rivera ed anche un’importante artista. All’interno della casa sono esposti numerosi dipinti messicani dei secoli XVIII e XIX, oltre alle prime opere realizzate da Rivera e alle opere d’arte collezionate dalla coppia.

DA NON PERDERE

Il Parco di Chapultepec è un grande parco che offre boschi di alberi antichi, laghetti, ruscelli, sentieri, giardini e campi da gioco su una superficie di oltre 4 chilometri quadrati. Questo parco rappresenta la più vasta e variegata area seminaturale di Città del Messico. All’interno del parco, domina la collina omonima il Castillo de Chapultepec, che offre una vista panoramica sulla città.

ESPERIENZE NEI MERCATI

I mercati di Città del Messico sono vivaci e pieni di colori. Il Mercado de la Merced, situato a un chilometro a sudest dello Zocalo in Calle Uraguay, è il più grande e animato mercato delle Americhe da oltre 400 anni. Oltre alla vendita di prodotti artigianali, è possibile trovare medicine omeopatiche, erbe miracolose, filtri magici e infusi per ogni tipo di malattia, spesso consigliati da vecchie donne misteriose. Il mercato è chiuso la domenica. Il Mercado de la Lagunilla, tra Paseo de la Reforma e Calle de Comonfort, è un luogo affollato di bancarelle che vendono vec

Escursioni da Città del Messico

Teotihuacan

Situata a circa 50 km dalla capitale, sulla strada per Pachuca, sorge la “città degli dei”, di origine Olmeca e forse Tolteca. È possibile visitare il nucleo centrale della città, attraversato dal “viale dei morti”, lungo il quale si trovano l’imponente “Piramide del Sole” (alta 63 metri) e la più piccola Piramide della Luna, insieme all’enorme complesso della “Cittadella”, delimitato su tre lati da una grande piattaforma con quattro piccole piramidi per lato.

Puebla

A circa 120 km di distanza lungo la carretera nacional, è la capitale dello Stato omonimo e una antica città coloniale situata in una valle elevata con oltre 60 chiese. L’artigianato locale offre tegole colorate e piastrelle di maiolica blu di Talavera (azulejos) e si possono acquistare oggetti e souvenir nel Barrio de los Artistas. Da non perdere sono la Cattedrale del XVI secolo, con la cupola e le due guglie ricoperte di tegole colorate, l’altare principale in onice, e le Cappelle del Rosario costruite con gli stessi materiali. Altre attrazioni da visitare includono la Casa delle Bambole, la Casa del Pan di Spezie (Casa Alfenique), un museo che rappresenta l’architettura tipica di Puebla, e il convento di Santa Rosa, che ospita una collezione di ceramiche. Proprio in questo convento si dice sia stata inventata la mole, una salsa densa a base di cioccolato, pomodoro, avocado, mandorle, burro e spezie che viene servita con maiale e pollo.

Tula

Situata a circa 88 km dalla capitale, Tula de Allende è la moderna città dalla quale si raggiungono i resti di Tollan, la capitale dei Toltechi. Le principali rovine includono il tempio di Tlahuizcalpantecuhtli, con i famosi quattro colossi noti come gli “Atlanti di Tula”, il “muro dei serpenti” decorato con rilievi di serpenti che divorano figure umane, il “Palazzo bruciato”, il “Gioco della pelota”, le sculture di giaguari

Visitando Il Chiapas

Il Chiapas, uno stato montuoso e selvaggio che si trova tra il Messico e l’America Centrale, è ricco di storia e natura. Non sorprende che tre dei parchi naturali più belli del Messico si trovino qui: il Canyon Sumidero, le Cascate di Agua Azul e le lagune di Montebello. L’aspetto del Chiapas riflette un’immagine di grandezza, una varietà di paesaggi, ed è il regno indiscusso della civiltà Maya, che ha lasciato tracce indelebili regalando a questa regione una ricchezza inestimabile di siti archeologici, soprattutto nella zona di Palenque.

Un itinerario attraverso il Chiapas inizia a Tuxtla Gutiérrez, la capitale dello stato, una cittadina moderna e frenetica. Le sue uniche attrazioni sono due: Il Complesso del Parque Madero – Avenida Sa Norte Oriente – un complesso polivalente che ospita il Museo del Chiapas, dedicato alla civiltà Maya e all’arte coloniale. Lo zoo, che espone tutte le principali specie della fauna dello Stato, inclusi 1200 tipi di farfalle e 641 specie di uccelli.

Lungo la strada che collega Tuxtla Gutiérrez a San Cristobal De Las Casas, a circa 85 km di distanza, oltre a un panorama mozzafiato, si trova il Canyon Sumidero. Si estende per 32 km con acque verde smeraldo che si snodano a circa mille metri di profondità, incastonate tra pareti di roccia. Numerose cascate, modellate nel corso del tempo, disegnano figure incredibili sulla roccia.

Il Canyon Sumidero è formato dal fiume Grijalva e si conclude nella diga del bacino idroelettrico di Chicoasén. È sicuramente un’escursione da non perdere. Le barche partono dall’imbarcadero di Caharè e il tour dura circa 2 ore. Di solito si utilizzano imbarcazioni grandi con circa una trentina di persone. Vi verranno forniti giubbotti di salvataggio e si consiglia di indossare un leggero impermeabile, come un K-way.

Villaggi degli indios

San Juan Chamula

San Juan Chamula, situata a 10 km da San Cristobal, è un’area abitata dagli indios chamula. Occupa un’intera vallata e conta circa 60.000 abitanti. Se si arriva in auto, è consigliabile fermarsi all’ingresso del paese, accanto al cimitero e alla vecchia chiesa cattolica, ormai in rovina dopo un incendio che l’ha devastata diversi decenni fa. Prima di continuare a piedi, è opportuno fare una breve sosta (dato che ci si trova sulla cima di una collina) e ammirare il panorama dell’intero insediamento urbano, del vicino cimitero e della campagna circostante, prevalentemente coltivata a mais, antico e atavico sostentamento della popolazione Maya.

Si consiglia di visitare San Juan Chamula di domenica, per godersi lo spettacolo del mercato e l’animazione delle vie e della piazza, con la partecipazione numerosa della gente del posto. È interessante osservare la presenza del consiglio dei notabili, nonché assistere alle funzioni religiose e sciamaniche che si svolgono nella chiesa. Mentre ci si addentra nel centro del paese, si incontrano gruppi di persone che si muovono freneticamente portando merci al mercato o facendo acquisti da portare a casa. Gli indigeni Maya sono straordinariamente bassi, raramente superano il metro e sessanta di altezza. Le donne sono ancora più piccole e camminano sempre un passo indietro rispetto ai mariti, come da tradizione. Sono spesso cariche di pesi sulle spalle, tenuti fermi dalla tradizionale fascia che indossano sulla fronte. Indossano gonne di lana nera di pecora, camminano generalmente a piedi scalzi e indossano camicette dai colori vivaci e intensi.

Cascate di Agua Azul

Le Cascate di Agua Azul, formate dal Rio Agua Azul o Yax-Ha, non possono essere paragonate alle grandi cascate come le Niagara o le Vittoria, né per la quantità d’acqua né per l’altezza del salto che è di pochi metri. Tuttavia, il loro fascino risiede nella bellezza della natura circostante, nell’acqua limpida e di un turchese affascinante, e nelle rocce bianche che emergono dall’acqua. È possibile fare il bagno in modo sicuro, poiché l’acqua è bassa in alcuni punti e forma piscine naturali. Con un po’ di attenzione, è anche possibile nuotare fino alla cascata principale, lunga circa cento metri, e addirittura passare dietro al flusso d’acqua per ammirare lo spettacolo unico mentre si rimane asciutti.

Intorno alle cascate ci sono sentieri panoramici che conducono a splendidi punti di vista e a cascate più piccole ma altrettanto affascinanti. Ci sono anche aree attrezzate con tavoli per picnic e un ristorante specializzato in piatti a base di pesce di fiume.

Bonampak

Bonampak, conosciuta come “il Muro dipinto”, è la più piccola tra le città della Selva nella regione del Chiapas. Nel suo tempio principale si trovano affreschi di grande valore risalenti al periodo classico Maya.

A circa 5 km di distanza si trova Yaxchilan, conosciuta come la “Città delle Pietre Verdi”. Protetta dalla giungla e abbracciata da un’ansa del fiume Usamacinta, si trova praticamente al confine con il Guatemala.

Si consiglia di visitare entrambi i siti archeologici con un tour organizzato, poiché richiedono circa 2 ore di viaggio in auto, seguite da un’ora di navigazione in barca per raggiungere la destinazione. I controlli della polizia sono frequenti, ed è fondamentale avere una guida esperta. È consigliabile partire molto presto al mattino.

A Yaxchilan, è possibile anche avvistare giaguari in libertà. La visita dura circa 2 ore e 30 minuti. È consigliabile portare con sé repellente per zanzare e, soprattutto, una torcia elettrica, che vi permetterà di esplorare il Labirinto e uscirne dal lato opposto.

Importante

È importante notare che durante il viaggio lungo le strade del Chiapas, potreste essere fermati da persone vestite in modo insolito: sono soldati dell’esercito Zapatista. Vi chiederanno una sorta di “pedaggio autostradale” di circa 200 pesos (circa 20 €). È consigliabile pagare e loro vi rilasceranno una sorta di ricevuta per aver contribuito alla causa zapatista. Non c’è motivo di preoccuparsi o spaventarsi di fronte a questa situazione.

YUCATAN E VISITANDO LA RIVIERA MAYA

Esplorando la Riviera Maya nella penisola dello Yucatan:

La meravigliosa Riviera Maya si estende per oltre 100 km lungo la costa nord-est della penisola dello Yucatan, nello stato di Quintana Roo. Inizia a soli 32 km a sud dell’aeroporto di Cancun e termina in un affascinante villaggio di pescatori chiamato Punta Allen, immerso in una vasta riserva ecologica. Questa regione del sud del Messico è la patria degli antichi Maya, un antico gruppo etnico che si stabilì nella penisola dello Yucatan più di tremila anni fa, lasciando dietro di sé una cultura affascinante, testimoniata da complessi eventi storici e suggestive leggende.

Le piramidi nascoste nella giungla, i geroglifici indecifrabili e le stele scolpite raffiguranti i re e i sommi sacerdoti ispirano ad avventurarsi nella scoperta del passato. Ciò che colpisce di più è che il mondo dei Maya non è del tutto scomparso: i loro discendenti conservano ancora, in gran parte, i valori originali della loro cultura. Conoscere il mondo dei Maya significa intraprendere un viaggio nel tempo. Le antiche città Maya, immerse nelle foreste tropicali o adagiate sulle luminose spiagge caraibiche, esercitano un forte richiamo per la loro autenticità storica. Il punto di partenza ideale per questa avventura è Cancun.

Per muoversi nella Riviera Maya, ci sono due strade principali: una costiera che porta fino a Tulum e poi prosegue verso sud-ovest, e un’altra che va da Tulum a Cobà. Lungo la strada costiera si trovano numerosi accessi al mare e alla foresta, che possono essere sentieri o strade pavimentate che spesso conducono a spiagge deserte, cenote o ristoranti nascosti.

Dall’aeroporto, è possibile raggiungere la Riviera Maya in auto, taxi, autobus pubblici o minivan privati, spesso di proprietà degli alberghi. I mezzi più convenienti e comodi sono gli autobus che partono dalla stazione di Cancun. Inoltre, il collegamento tra le diverse località e spiagge è molto semplice ed efficiente: ci sono autobus che partono da Cancun per Tulum ogni ora, fermandosi nei luoghi più interessanti lungo il percorso. Da Playa del Carmen, ci sono anche piccoli aerei per viaggi più lunghi e traghetti o piccole imbarcazioni per visitare le isole circostanti.

Cosa vedere e cosa fare a Cancun

Rivisitando le meraviglie della Riviera Maya, Cancun spicca come una delle mete turistiche più famose e affascinanti, affacciata sul Mar dei Caraibi e famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e la spettacolare barriera corallina, la seconda più lunga al mondo.

Originariamente, Cancun era una lingua di terra incontaminata con spiagge di sabbia bianca, abitata da colonie di tartarughe giganti e fenicotteri rosa, circondata da fondali corallini. Oggi, la zona è diventata una rinomata destinazione turistica che accoglie milioni di visitatori ogni anno.

La città di Cancun, situata sulla terraferma, è abitata dalla popolazione locale, mentre Isla Cancun, nota come zona hotelera, è una striscia di sabbia bianchissima a forma di “L” che si estende per 23 km e collegata alla città da due ponti. Lungo questa striscia costiera si trovano numerose spiagge, tra cui Playa las Perlas, Playa Linda, Playa Langosta, Playa Tortuga, Playa Caracol, Punta Cancun.

Superando queste località, emergono Playa Chac Mool, Playa Marlin, Playa Ballenas, Playa Delfines e Punta Nizuc, quest’ultima frequentata anche da nudisti. Tuttavia, durante la permanenza in queste spiagge, è importante fare attenzione alle correnti e alle tempeste improvvisate, chiamate “nortes”, che possono trasformare il mare in onde gigantesche e creare venti violenti. Le bandierine di segnalazione sparse lungo le spiagge indicano i livelli di sicurezza, con il rosso che indica divieto di balneazione.

Tra Isla Cancun e la terraferma si estende la Laguna di Nichupté, un luogo ideale per praticare sport acquatici e godere della bellezza naturale circostante.

Cancun è un vero paradiso per gli amanti del mare e delle attività acquatiche, offrendo spiagge mozzafiato, un mare cristallino e numerose opportunità per esplorare la barriera corallina e le acque circostanti. Con il suo clima eccezionale e la ricchezza di strutture alberghiere di lusso, Cancun è diventata una destinazione di classe mondiale per coloro che desiderano rilassarsi e godere di un’esperienza indimenticabile nel cuore dei Caraibi.

Escursioni balneari

Scopri quali sono le escursioni balneari più belle delle Messico

Cozumel

Cozumel, l’isola più grande del Messico, è raggiungibile tramite traghetto da Playa del Carmen. Sbarcando a San Miguel de Cozumel, si viene accolti da un pittoresco gruppo di case bianche lungo Parque Chankanab Bay, con alcuni ristoranti. Questo luogo si affaccia su una laguna, una riserva naturale dove è possibile nuotare tra pesci dai colori vivaci. Chiamata dagli antichi Maya “Isola delle Rondini”, Cozumel è un paradiso per gli amanti delle immersioni, con una visibilità che può raggiungere i 70 metri di profondità.

Le spiagge di San Francisco e Palacar sono molto belle, ma le più suggestive sono sicuramente Playa Hanan, Playa Chen Rio e Playa Bonita, situate ad est. Tuttavia, bisogna fare attenzione mentre si nuota in queste acque a causa delle forti correnti e dei coralli affilati. L’isola è adatta anche per escursioni in bicicletta, con solo il 10% del territorio urbanizzato.

Isla Mujeres

Isla Mujeres si trova di fronte a Cancun, a soli 10 chilometri di distanza. Il suo nome deriva dalle statuette femminili di terracotta dedicate alla dea Maya della fertilità, Ixchtel. Gli spagnoli chiamarono questo angolo di terra “Isola delle Donne” e lo lasciarono alla sua sorte di futuro rifugio per i pirati. Le profondità marine di Isla Mujeres nascondono panorami spettacolari, come il “Cimitero delle Navi Pirata” noto come “Il Dormitorio” e gli splendidi coralli del “Tarrafon”, un giardino sottomarino. A nord dell’isola si trova Playa Los Cocos, con sabbia bianca e acque calde e poco profonde, mentre a sud si trovano il Parco Nazionale Garrafon e Playa Garrafon. Isla Mujeres è famosa non solo per le antiche rovine Maya, ma anche per le immersioni e lo snorkeling nelle vicine barriere coralline di Los Manchones, Chital e Cuevones, dove i fondali sono straordinari a soli 10-15 metri di profondità.

Xcaret

Xcaret, a 30 km da Playa del Carmen, è un’escursione che non dovrebbe mancare durante il vostro soggiorno nello Yucatan. La visita al suo parco naturale, definito come un “parco eco-archeologico”, offre la possibilità di ammirare rovine interessanti, meravigliose grotte, insenature e pozzi naturali. Potrete esplorare due fiumi, uno sotterraneo e uno in superficie, ammirare un bellissimo acquario tropicale, una laguna, cenotes e una delle baie più belle della Riviera. Il parco ospita anche numerosi resti archeologici, poiché 500 anni fa Xcaret, o Pole come era chiamata dai Maya, era un porto di intenso commercio marittimo con altri paesi dei Caraibi. Durante l’escursione, a Xcaret, potrete godere del sole, della fauna e della flora che vi accompagneranno lungo il percorso. Avrete anche l’opportunità di fare snorkeling e nuotare con i delfini. I costi delle attività all’interno del parco dipendono dal tipo di programma che si desidera svolgere e vanno da circa 35$ a persona a un massimo di circa 80$ a persona. La vita notturna a Xcaret è celebre per i balli e i canti tradizionali illuminati dalle torce, ed è conosciuta in tutta la Riviera.

Akumal

Akumal, a circa 60 km da Cancun, è la meta ideale per coloro che cercano mare, sole e natura. Questa bellissima spiaggia bianca è punteggiata da discreti resort sobri e poco appariscenti. La zona costiera di Akumal è divisa in tre parti: la Baia della Mezza Luna, con una spiaggia bellissima e un mare cristallino; all’interno c’è un resort con supermercato, alcuni negozi e una farmacia; al di là della strada 307, lontano dalla costa, si trova il villaggio abitato dalla comunità Maya che vive in questa zona. Ad Akumal si possono fare ottime immersioni e snorkeling alla ricerca delle tartarughe che vivono a poche decine di metri dalla riva, e si può anche pescare per catturare marlin, barracuda e pesci reali. Dopo 10 km si arriva a Xel-Ha.

Xel-Ha

Xel-Ha, a circa 70 km da Playa del Carmen, è situata nella Laguna di Xel-Ha, dove nuotano oltre 50 varietà di pesci in un acquario naturale. Qui si mescolano l’acqua del mare, le correnti fresche delle sorgenti e i fiumi sotterranei, creando un incredibile e unico ecosistema con numerose isolette e un continuo flusso di bolle che emergono dal sottosuolo. Questa spettacolare creazione della natura comprende una foresta esuberante, grotte, cenotes e alcune rovine archeologiche. Xel-Ha è un bellissimo parco naturale, anche se purtroppo molto affollato dai turisti. È possibile fare il bagno e sono disponibili tutte le attrezzature necessarie. All’ingresso si trova il Museo del Mare, che racconta la storia dei pirati con gli oggetti provenienti dal galeone spagnolo Montancero, affondato nel 1741.

Isola di Contoy

L’Isola di Contoy è un’isola incantevole e totalmente disabitata, trasformata in una riserva ornitologica protetta. Situata esattamente al centro tra il Mar dei Caraibi, con il suo mare azzurro poco profondo e la barriera corallina, e il Golfo del Messico, più scuro e profondo ma più ricco di pesce. La sua spiaggia bianchissima con palme che fungono da ombrelloni naturali è semplicemente affascinante. Sulla riva è possibile interagire con le razze che si

lasciano accarezzare tranquillamente e con i pellicani. All’interno dell’isola, potrete ammirare numerose varietà di uccelli, tra cui cormorani, fregate e aironi. Durante l’escursione, potrete anche gustare un ottimo pranzo a base di pesce cucinato sulla griglia.

Tuttavia, l’accesso all’Isola di Contoy non è libero, ma richiede la prenotazione di escursioni organizzate, poiché è consentito l’ingresso solo a un numero limitato di persone al giorno, generalmente circa 70 persone (circa 2 barche). L’escursione solitamente include il trasferimento dall’hotel all’imbarcadero, il viaggio in barca verso l’isola (circa 1 ora), una visita guidata dell’isola, il pranzo e una tappa a Isla Mujeres al ritorno. Il costo dell’escursione è di circa €60 a persona.

Queste escursioni balneari offrono l’opportunità di esplorare le bellezze naturali del Messico, immergersi nelle acque cristalline, ammirare la ricca fauna marina e scoprire l’affascinante storia e cultura della regione. Sia che siate amanti delle immersioni, dello snorkeling o semplicemente desideriate rilassarvi sulla spiaggia, queste destinazioni vi regaleranno esperienze indimenticabili durante la vostra visita alla Riviera Maya.

Escursioni ai siti archeologici

Tulum

Tulum, situata a circa 130 km da Cancun, è una città maya unica sul Mar dei Caraibi, con l’aspetto di una fortezza circondata da mura. Il sito si trova poco distante dalla strada nazionale n. 307, mentre il paese si trova dall’altra parte della strada. All’interno delle mura ci sono oltre 60 strutture ben conservate, tra cui spicca “El Castillo”, un tempio-fortezza che domina il sito e si erge maestoso sul mare. Il caratteristico villaggio di Tulum Pueblo, con le sue piccole casette, si trova a circa 1 km di distanza ed è sicuramente da visitare, magari sostando per un pranzetto in uno dei suoi ristorantini. Le spiagge di Tulum sono anch’esse suggestive, con la più bella che si trova a destra delle rovine, verso Boca Paila.

Chichen Itza

Chichen-Itza, situata a circa 200 km da Cancun, è uno dei siti archeologici più grandi e meglio conservati. Si compone in realtà di due città: una maya e l’altra di influenza tolteco-maya. Uno dei fenomeni più affascinanti che si verifica a Chichen-Itza durante gli equinozi di primavera e autunno è l’effetto dell’ombra proiettata dal sole sulla scalinata che scende lungo il lato settentrionale di El Castillo. Questa ombra crea l’illusione di un enorme serpente che si alza dalle teste di Quetzalcoatl scolpite alla base della piramide (il 21 marzo) o che scende verso di esse (il 21 settembre). Lo straordinario spettacolo dura 3 ore e 22 minuti.

Per queste escursioni, è consigliabile contattare direttamente dei taxi privati, stabilendo in anticipo il costo del servizio. Per le visite ai siti archeologici, soprattutto Chichen-Itza, si consiglia di organizzarle con una guida che parli italiano.

Playa del Carmen

Playa del Carmen, situata a circa 70 km da Cancun, è diventata la principale cittadina della Riviera Maya, ma conserva ancora l’atmosfera autentica di un piccolo villaggio di pescatori. Originariamente conosciuta come punto di partenza per l’isola di Cozumel, Playa ha conquistato il cuore dei visitatori grazie alle sue lunghe spiagge di sabbia bianca e al mare turchese calmo, protetto dalle correnti di Cozumel e dalla barriera corallina.

Negli ultimi anni, Playa del Carmen è diventata la destinazione turistica più popolare a sud di Cancun, attirando visitatori da tutto il mondo. La città è diventata un luogo cosmopolita e internazionale, con una miscela di messicani, europei, nordamericani e sudamericani, molti dei quali giovani e intraprendenti.

Le radici storiche di Playa del Carmen risalgono ai Maya, e il suo nome originale era Xaman-ha, che significa “Acque del Nord”. I Maya utilizzavano questo porto come punto di partenza per raggiungere l’isola di Cozumel, considerata la dimora della dea Ixchel, rappresentante della luna, dell’amore, della fertilità e della rinascita.

Ancora oggi è possibile ammirare alcune strutture maya sulle meravigliose spiagge di Playa del Carmen. La città è cambiata moltissimo negli ultimi 20 anni, e coloro che la ricordano come un semplice porto per il traghetto rimarranno sorpresi dalle trasformazioni. Si dice che Playa del Carmen sia la comunità con lo sviluppo più rapido in tutto il Messico.

La Quinta Avenida è il centro vitale di Playa del Carmen, situata a soli 50 metri dalla spiaggia. Questa via è in gran parte pedonale e ospita una vasta gamma di ristoranti internazionali, caffè, negozi di artigianato, agenzie di viaggio e centri di immersione. Lungo la Quinta Avenida è possibile trovare intrattenitori come musicisti, ballerini tradizionali e mimi, che contribuiscono a creare l’atmosfera vibrante della zona. È il luogo ideale per gustare una birra fredda, un cocktail tropicale, un caffè espresso delizioso o una cena raffinata, immergendosi nel ritmo caraibico della 5ª Avenida.

A sud di Playa del Carmen si trova un’altra realtà, con case, ville, condomini, resort di lusso, campi da tennis e un campo da golf con 18 buche. Questa zona, chiamata Playacar, vanta anche più di cento piccoli siti archeologici, che sono diventati parte integrante dei resort.

A nord di Playa del Carmen si estende una spiaggia diversa, con pochi hotel e alcuni ristoranti. Qui si trova lo Zubul Reef, una spiaggia animata dalla musica e da feste, nonché una delle rare zone in Messico dove il naturismo è tollerato.

Escursioni da Playa del Carmen

Escursioni da Playa del Carmen offrono un’ampia varietà di avventure nella natura. Una delle opzioni è il tour al Parco Naturale di Rio Lagartos, istituito nel 1984. Questa biosfera si estende per circa 300 km², parallela al mare per circa 60 km con una profondità di circa 5 km. Sebbene solo la parte navigabile sia visitabile, la vita animale e vegetale è rigogliosa sia nelle zone paludose che in quelle asciutte della riserva. La biosfera comprende anche i paesi di Il Cuyo, Las Coloradas, Rio Lagartos e San Felipe, con una popolazione di circa 4.000 persone dedite alla pesca, alle saline e a attività turistiche come l’ecoturismo, la pesca sportiva e la ristorazione. La partenza da Playa del Carmen avviene intorno alle 7:30 e dopo aver attraversato la penisola, si raggiunge il cuore della biosfera verso le 10:30. Qui ci si imbarca per intraprendere un’avventura tra pellicani, falchi, coccodrilli e fenicotteri. Durante il tour, si fanno soste per ammirare da vicino i miracoli della natura, come i laghi rosa. Grazie all’istituzione di altri due parchi a ovest, la zona effettivamente protetta si estende per circa 200 km lungo la costa per diverse decine di chilometri verso l’interno. Il percorso del tour è di circa 25 km.

Un’altra emozionante escursione è il tour al Parco Naturale di Aktun Chen e alle rovine di Ek Balam. Il sito di Ek Balam è stato aperto al pubblico circa quindici anni fa, ma gli scavi hanno rivelato che si tratta di una delle rovine maya più importanti. Si ritiene che Ek Balam sia stato fondato intorno al VI o VII secolo d.C., ma è nel IX secolo d.C., durante il periodo classico tardivo, che ha raggiunto il suo splendore. L’acropoli di Ek Balam, alta più di 32 metri con una larghezza massima di 110 metri, è l’ultima grande realizzazione dei Maya prima della loro decadenza. L’edificio è dotato di 100 scalini e dalla cima si può godere di una magnifica vista, con le rovine di Coba chiaramente visibili a est-sud-est, Yaxuna a sud e Chichen Itza a sud-ovest. Il tour parte intorno alle 8:00 e si arriva al Parco Naturale di Aktun Chen alle 9:00. Già all’ingresso del parco è possibile avvistare diversi mammiferi come scimmie ragno, volpi, coati, pecari e cervi. È interessante anche l’illustrazione delle diverse specie di serpenti presenti in zona. Una delle esperienze più emozionanti è la visita alla meravigliosa grotta, che dura circa 40 minuti. All’uscita si ha la possibilità di filmare, fotografare e nutrire mammiferi e uccelli, alcuni dei quali molto rari, passeggiando in sicurezza.

Cucina messicana

Un consiglio importante da tenere a mente è di iniziare a provare le specialità della cucina messicana dopo alcuni giorni trascorsi in Messico, in modo da permettere al corpo di abituarsi al fuso orario. Inoltre, se non si è amanti del cibo piccante, è possibile chiedere di servire la “salsa piccante” a parte.

Quando si tratta di orari dei pasti, i messicani consumano tre pasti al giorno. La giornata inizia con una ricca colazione (desayuno), solitamente abbondante. Si possono gustare caffè o tè, dolci panini tondi (pan dulce), succhi di frutta, frutta tropicale, toast con burro e marmellata, uova preparate in vari modi, come strapazzate con pomodori, peperoncino e cipolla (huevos a la mexicana), oppure fritte con prosciutto e pancetta (huevos estrellados), o ancora fritte e servite su una tortilla di mais, condite con salsa di pomodoro piccante (huevos rancheros).

Gli antojitos, letteralmente “piccoli capricci”, sono spuntini o piatti leggeri tradizionali messicani che compaiono in alcuni menù con i nomi especialidades mexicanes o platillos mexicanos. I burritos, i tacos, le enchiladas, le quesadillas, i tamales e le tortas sono tutti antojitos e alcuni di essi costituiscono un pasto completo. Possono essere consumati in qualsiasi momento della giornata, da soli o come antipasto di un pasto più abbondante. Esistono numerose varietà, alcune tipiche di specifiche regioni. Ci sono anche le botanas, ovvero “stuzzichini”, come mandorle, olive, totopos, tamales e tutte le varianti delle tortillas.

La seconda colazione può essere un pasto leggero (al muerzo) o un pranzo completo (comida). È il pasto principale della giornata e viene servito tra le 13:00 e le 16:00. Solitamente comprende un primo piatto a base di riso o zuppa di verdure e un secondo piatto di carne o pesce con contorno di verdure. La carne può essere cucinata al sangue (roja), media (termino media) o ben cotta (bien cocida). Per concludere, non può mancare il dessert, come il flan (una sorta di creme caramel al forno), l’arroz con leche (riso al latte con zucchero e cannella) e la cajeta (dolce a base di latte e zucchero).

L’aperitivo (hora feliz) si prende tra le 18:00 e le 20:00, con margarita o altre bevande accompagnate da stuzzichini come tacos, bocadillos (panini) e botanas.

La giornata gastronomica dei messicani si conclude con la cena, tra le 21:00 e le 23:00, che solitamente consiste in un pasto leggero, spesso una zuppa o una crema.

Tortillas

Le tortillas sono un simbolo della cucina messicana e vengono utilizzate praticamente con ogni tipo di alimento, spesso fungendo da piatto o cucchiaio. In Messico, le tortillas vengono preparate principalmente con un impasto speciale chiamato masa harina, ottenuto dalla macinazione della farina di mais, che viene poi cotta insieme a una piccola quantità di calce e lasciata seccare all’aria. Successivamente, viene lavorata manualmente e cotta su una piastra chiamata comal, che può essere di ferro o terracotta. Nelle regioni settentrionali del paese, le tortillas vengono fatte con la farina di grano, risultando più delicate e simili alla nostra piadina.

Le tortillas assumono nomi diversi a seconda del tipo di preparazione e del ripieno utilizzato:

  • Tacos: sono tortillas di mais (a volte anche di farina di grano), sottili e morbide, farcite con ingredienti a scelta e arrotolate. Vengono principalmente servite come antipasti. Tra i tacos più conosciuti ci sono i Tacos con pesce e i Tacos al formaggio, accompagnati da una varietà di salse piccanti o non piccanti da aggiungere a piacimento.
  • Tostadas: sono tortillas di mais piccole e sottili, fritte in olio bollente fino a renderle croccanti.
  • Enchiladas: tortillas di mais farcite con carne di manzo, pollo, maiale, salsiccia, formaggio, patate e uova. Vengono tostate, arrotolate e ricoperte con salsa enchilada (a base di pomodoro e peperoncino piccante) e formaggio fuso.
  • Quesadillas: simili alle nostre piadine, sono fatte con tortillas di farina di grano e ripiene di formaggio, verdure, funghi e prosciutto. Vengono poi piegate a semicerchio e cotte in padella, servite con diverse salse.
  • Chalupas: sono piccole tortillas di mais più spesse del normale, ricoperte di carne di manzo, pollo, olive, avocado, cipolla, salsa piccante e panna acida.
  • Gorditas o Picaditas: sono piccole tortillas di mais più spesse del normale, con il bordo rialzato a formare una specie di cestino. Vengono cotte in padella da entrambi i lati e farcite con salsa guacamole, formaggio grattugiato e ripiene di carne di maiale, pollo sfilacciato, salsiccia rosolata, crema di fagioli e varie salse.
  • Burritos: grandi tacos preparati con tortillas di farina di grano, farciti con carne di manzo, uova, cipolle, verdure e patate, e poi arrotolati. Di solito vengono accompagnati da fagioli neri e salse piccanti.

Fagioli

I fagioli, insieme al mais, sono un elemento fondamentale della cucina messicana e vengono cucinati in diverse varianti e consumati a tutte le ore del giorno, dalla colazione alla cena. In Messico si trovano principalmente fagioli essiccati, disponibili in varie dimensioni e colori: neri, marroni, viola, bianchi, screziati e persino gialli. Prima della cottura, i fagioli vengono ammollati in acqua fredda per un periodo di tempo variabile, solitamente intorno alle 12 ore. Durante la cottura, vengono aggiunti abbondante acqua e sale solo verso la fine per evitare che la buccia si indurisca.

La purea di fagioli neri viene principalmente utilizzata come contorno per i piatti principali, ma ci sono anche piatti specifici a base di fagioli, tra cui:

Frijoles refritos: questo piatto ha come base un soffritto di cipolla tritata e peperone verde tagliato a strisce sottili. I fagioli, precedentemente lessati, vengono schiacciati e aggiunti al soffritto. Il tutto viene condito con coriandolo e formaggio fresco sbriciolato.

Zuppa di fagioli alla messicana: questa zuppa è preparata con un soffritto di cipolla, pancetta e aglio, a cui vengono aggiunti i fagioli precedentemente cotti e ridotti in purea. Il piatto viene poi guarnito con tortillas tagliate a rombi.

Fagioli charros: i fagioli neri vengono lessati e cotti insieme a salsiccia o pancetta a pezzi, cipolla, pomodori a cubetti, peperoncino e foglie di alloro. Il tutto viene insaporito con l’aggiunta di birra.

I fagioli sono un ingrediente versatile e utilizzato in molte altre preparazioni culinarie messicane, aggiungendo nutrimento e sapore ai piatti tradizionali.

Il chile

I peperoncini e i peperoni sono ingredienti tipici della cucina messicana e conferiscono ai piatti un sapore distintivo. Esistono molte varietà: per i messicani del Sud, discendenti dagli antichi Maya, c’è solo l’esplosivo Habanero, mentre per quelli del Nord, discendenti dagli invasori spagnoli, esiste solo il piccante Jalapeno. Per i turisti, la scelta spazia tra 150 tipi di peperoncini di diversi colori: rosso, verde, arancione, giallo, nero e rosa. Possono essere di diverse dimensioni, dalla lunghezza dei fagiolini alla grandezza delle melanzane, o piccoli come noci. Si possono consumare freschi, farciti, grigliati o saltati in padella. I mercati e i negozi specializzati (especiarias) sono pieni di bancarelle e confezioni pronte o personalizzabili al momento.

Ecco alcune delle varietà di peperoncini più comuni:

  • Chile ancho: un piccolo peperone di colore rosso scuro, spesso usato nel mole. In Messico è considerato piuttosto dolce, ma per il palato europeo risulta comunque molto piccante.
  • Chile chipotle: un peperoncino appuntito di colore rosso o verde, che viene essiccato e affumicato. È estremamente piccante.
  • Chile guajillo: un peperoncino piccante lungo e stretto di colore rosso, spesso usato essiccato. Viene immerso in acqua o arrostito e tritato finemente.
  • Chile guero: un peperoncino dal gusto dolce e aromatico, noto anche come peperoncino biondo per via del suo colore giallo chiaro. Viene utilizzato solo fresco.
  • Chile habanero: un peperoncino di colore rosso scuro, consumato in salsa dopo essere stato arrostito in padella o al forno e messo a bagno in acqua e limone. È estremamente piccante e molto popolare nello Yucatan.
  • Chile jalapeno: il peperoncino più utilizzato, piccante e a forma di cono. Può essere verde o rosso ed è consumato fresco o conservato.
  • Chile pasilla: un peperoncino di colore marrone scuro che diventa quasi nero quando è secco. Non è piccante ma molto saporito.
  • Chile poblano: simile a un piccolo peperone verde, non è piccante ed è usato come contorno o farcito con carne e pesce.
  • Chile serrano: piuttosto piccante, di forma allungata e di colore verde chiaro, viene consumato fresco tagliato a rondelle e aggiunto a salse, carne e pesce alla griglia.

Elenchiamo alcuni piatti a base di peperoncini che potrete facilmente trovare nei ristoranti:

  • Chile relleno: peperone verde poblano farcito con formaggio, carne, tonno o altro, passato in uova e farina, quindi rosolato e accompagnato da diverse salse

Le salse

Le salse sono un elemento essenziale della cucina messicana e senza di esse sarebbe impensabile. Sono sempre presenti sulle tavole messicane, sia nelle case che nei ristoranti, e si accompagnano a carne e pesce in tutte le loro diverse preparazioni. In Messico, le salse vengono sempre servite a parte, permettendovi di utilizzarle nella quantità e nella varietà preferite, una volta che le avrete sperimentate e imparate a distinguere.

Ecco un elenco delle salse che troverete facilmente in tutti i ristoranti messicani:

  • Salsa roja: una salsa fredda al peperoncino per carne e uova, preparata con pomodoro, peperoncino jalapeno, cipolla, aglio, coriandolo e olio.
  • Salsa mexicana: la classica salsa fredda piccante per totopos ed entradas, presente in ogni ristorante messicano. È preparata con pezzettini di pomodoro, cipolla, peperoncino serrano fresco piccante e coriandolo.
  • Salsa endiablada: una salsa fredda piccante per accompagnare tortillas, enchiladas e quesadillas. È preparata con peperoncini anchos essiccati, cipolla e aglio.
  • Salsa verde o de tomatillo: i tomatillos, piccoli frutti verdi dal gusto tra il limone e il pomodoro, sono ampiamente utilizzati nella preparazione delle salse in Messico grazie al loro sapore unico. Questa salsa è preparata con tomatillos, peperoncino jalapeno, brodo di pollo, aglio, succo di lime e coriandolo.
  • Mole: questa salsa sostanziosa prende nomi diversi a seconda della regione, ma la più conosciuta è il Mole Poblano, preparato nello Stato di Puebla. Accompagna le carni ed è servita insieme alla pietanza. Gli ingredienti includono cipolle, aglio, peperoncini guajillos, anchos e pasillas, olio, pomodori, mandorle, arachidi, semi di sesamo, cannella, anice, uvetta, chiodi di garofano, coriandolo e cioccolato fondente.
  • Il Mole verde è anche molto apprezzato come alternativa al Mole Poblano ed è preparato con cipolle, aglio, pomodori, mandorle, noci, semi di zucca, peperoncini jalapeno, poblano e serrano.
  • Guacamole: è la salsa più diffusa e conosciuta, un elemento importante sulla tavola di ogni messicano che si rispetti. Questa salsa densa viene servita all’inizio del pasto nei ristoranti e nelle case insieme a totopos e patatine di tortillas. Si accompagna bene anche a verdure cotte al vapore o a formaggi fusi, come il famoso “queso fundido”. È essenziale nella preparazione dei tacos di carne e di pollo. Il guacamole è preparato con pomodori, cipolle, peperoncino jalapeno, avocado, succo di lime e coriandolo.

La carne

In Messico, la carne di maiale è molto apprezzata e viene preparata seguendo il modello spagnolo. Ad esempio, ci sono i chicharrones, pezzi di cotenna di maiale essiccata, il chorizo, una salsiccia piccante, e la longaniza, un altro tipo di salsiccia. Nel nord del paese, si preferisce la carne di manzo, che è considerata la migliore in tutto il Nord e Centro America. Il pollo è altrettanto apprezzato e viene preparato con diverse salse a seconda delle regioni. È molto popolare come ripieno per tacos, tortillas, tamales ed enchiladas. Il tacchino appare sulle tavole messicane soprattutto durante le festività, accompagnato da salse tipiche.

Di seguito, sono elencati alcuni dei piatti di carne più diffusi nei ristoranti messicani:

  • Fajitas de res o de pollo: strisce di carne di manzo o pollo marinato insieme a peperoni e cipolle, servite su un piatto di pietra lavica o acciaio bollente.
  • Filete de res a la parrilla: filetto di manzo alla griglia accompagnato da verdure, riso e fagioli neri.
  • Arrachera: entrecote di manzo marinata al limone e cotta alla griglia, servita con patate fritte.
  • Cecina: carne di manzo o maiale salata e essiccata al sole, poi cotta in padella.
  • Sabana: simile a una bistecca di manzo, tagliata molto sottile e cotta alla griglia o alla piastra.
  • Lomo: lombata di manzo cotta alla griglia o in padella.
  • Filet mignon: cuore di filetto di manzo alla griglia, di solito servito con patate.
  • Brocheta: spiedino di carne di manzo, pollo, maiale, pancetta, prosciutto, cipolla e peperoni, cotto alla griglia, condito con un filo d’olio e spolverato di pepe macinato.
  • Tampiquena: entrecote di manzo cotta alla griglia e servita con salsa guacamole, purè di fagioli neri e peperoncino a parte.
  • Chuletas: costolette di maiale alla griglia, accompagnate da verdure.
  • Ribeye: bistecca di costa alla griglia.
  • New York: controfiletto alla griglia.
  • T-Bone: costata di manzo alla griglia.

Questi piatti di carne deliziosi e succulenti rappresentano solo una parte della ricca tradizione culinaria messicana.

Il pesce (Pescado)

Grazie alle sue numerose coste, il Messico è ricco di una vasta varietà di pesci e crostacei, e le possibilità di cucinarli sono altrettanto numerose. Il pesce caratteristico del Messico è l’huachinango, con una carne di ottima qualità, ma ci sono anche spade, sgombri, seppie, merluzzi, ombrine, orate, branzini e molti altri pesci meno conosciuti. Non possiamo dimenticare i crostacei, come gamberoni, astici, aragoste, e i molluschi, come le ostriche. Nell’entroterra, sono diffusi i gamberi secchi di varie dimensioni e il bacalao, il merluzzo essiccato e salato nel tradizionale stile spagnolo e portoghese.

Ecco alcuni dei piatti a base di pesce più diffusi in Messico:

  • Ceviche: un cocktail di pesce tagliato a dadini composto da gamberi, calle di mare, ostriche, polpo, calamari, lumache di mare, il tutto marinato nel succo di limone e condito con una salsa a base di pomodori, cipolla, peperoncino, origano, pepe e coriandolo. Viene spesso servito con pane tostato o crackers.
  • Huachinango a la veracruna: in questa ricetta vengono cucinati diversi tipi di pesce, ma il più comune è l’huachinango (dentice), che viene cotto intero in una salsa tipica dello stato di Veracruz, composta da pomodori a pezzetti, olive nere, capperi, cipolla, peperone verde e coriandolo.
  • Filete de pescado al mojo de ajo: filetto di pesce cotto in padella con una salsa all’aglio e burro.
  • Filete de pescado empanizado: filetto di pesce impanato e fritto in olio.
  • Langosta a la plancha: aragosta alla griglia, servita con burro fuso o salsa all’aglio o altre salse.
  • Brocheta de camarones: spiedini di gamberoni con peperoni dolci e cipolla, alla griglia e serviti con salsa di coriandolo o aglio.
  • Mariscada: un trionfo di pesce di tutti i tipi, sia arrosto che saltato in padella: ostriche, aragoste, huachinango, almecas, polpo e granchio.

Questi piatti deliziosi e ricchi di sapori sono solo alcuni esempi della varietà culinaria che il Messico offre per gli amanti del pesce.

I dolci e le bevande

I dolci e le bevande in Messico offrono una varietà di sapori e tradizioni uniche. Gli Indios conoscevano già frutti come papaia e mango, succosi ananas, meloni, agrumi, gustose banane e noci di cocco, che venivano consumati come dessert prima dell’arrivo degli spagnoli. Oggi, oltre a gustarli freschi alla fine dei pasti, i messicani li apprezzano anche sotto forma di sorbetti, gelatine, canditi e fantasiosi dessert.

Tra le bevande, il rompope è una densa crema a base di uova originaria di un convento di Puebla, che viene utilizzata in diverse preparazioni, come budini o come aggiunta alla frutta. Se consumato come bevanda alla fine del pasto, prende il nome di licor de café, un liquore al caffè. Accompagnando il pan dulce, una tipologia di pane dolce consumato solitamente a colazione, o le torte, i messicani amano bere il café de olla, un caffè aromatico preparato in una terrina di cotto, oppure una cioccolata calda. Durante le festività, vengono preparati dolci speciali, come la rosca de reyes, una ciambella dei Re Magi, per il giorno dell’Epifania, e il pan de muertos, un dolce decorato con zucchero a forma di ossa e lacrime, per il giorno dei morti.

Il Messico offre un’ampia selezione di bevande. In un paese dal clima caldo, dissetarsi è fondamentale, e i messicani hanno ideato diversi modi per soddisfare questa necessità.

Le bevande a base di frutta e verdura sono molto popolari. I refrescos, bevande gassate, e gli jugos de fruta, succhi di frutta preparati con la vasta varietà di frutti tropicali messicani e alcuni tipi di verdura, sono molto famosi. I licuados sono miscele di frutta o succo con acqua e zucchero. Nei licuados con leche, si sostituisce l’acqua con il latte. Le combinazioni possibili sono deliziose e praticamente infinite. Le aguas de fruta vengono preparate aggiungendo acqua e zucchero ai succhi di frutta o agli sciroppi ottenuti dalla macinazione dei semi dei frutti.

Per il tè o il caffè, il caffè messicano, coltivato vicino a Cordoba, Orizaba, Chiapas e Oaxaca, è aromatico ma spesso viene servito leggero, simile al caffè americano. Tuttavia, fortunatamente, ora si stanno diffondendo varietà di caffè più forti, autoctoni o importati. Alcuni locali servono anche caffè biologico messicano proveniente dall’Oaxaca o dal Chiapas. Il tè confezionato in bustine, invece, può deludere gli amanti di questa bevanda.

Città di Tequila

Il fascino della piccola città di Tequila è indissolubilmente legato alla fama del celebre distillato omonimo. Situata nello Stato di Jalisco, nelle vicinanze di un vulcano spento, questa località è circondata da sterminate distese di agave, la pianta che fornisce la materia prima per la produzione di questo prezioso liquore. Secondo la legge messicana, il tequila deve contenere almeno il 51% di estratto di agave tequilana, una varietà che cresce esclusivamente nei dintorni di Tequila.

Il processo per ottenere il tequila è affascinante: la polpa delle piante, che devono aver raggiunto almeno dieci anni di maturità, viene tostata, sminuzzata e compressa per estrarne il succo. A questo liquido si aggiunge lo zucchero e si lascia fermentare per quattro giorni prima di passare alla distillazione. Dopo questa fase, il liquido viene versato in botti di quercia e lasciato riposare per un periodo che varia da quattro mesi a sette anni, sviluppando così il caratteristico colore dorato che prende il nome di Reposado. Se consumato fresco, il tequila mantiene il suo colore trasparente, simile al nostro grappa.

Il consumo del tequila è avvolto da un’aura mistica, quasi paragonabile alla cerimonia del tè giapponese. Gli intenditori suggeriscono alcune regole da seguire per evitare di apparire come dei dilettanti:

  1. Bagnare il dorso della mano con la saliva e cospargerla di sale.
  2. Leccare il sale.
  3. Bere il tequila tutto d’un fiato.
  4. Succhiare una fetta di lime.
  5. Leccare nuovamente il sale.

Naturalmente, nulla vieta di gustare il tequila con maggiore moderazione, come si farebbe con un bicchiere di brandy. Quando viene consumato liscio, senza l’aggiunta di sale o altri ingredienti, si dice “bere un tequila derecho”.

Il tequila può essere apprezzato puro o utilizzato nella preparazione di cocktail. Di seguito riportiamo alcuni dei più celebri:

  • Tequila Boom Boom: composto da tequila e Sprite. Gli ingredienti vengono versati in un tradizionale bicchierino di vetro chiamato “cavallito”, coperto con un tovagliolo. Il bicchierino viene poi battuto due volte sul tavolo (boom-boom) e bevuto tutto d’un fiato.
  • Tequila Sunrise: composto da tequila, succo d’arancia e granatina. Gli ingredienti vengono mescolati in uno shaker e serviti in bicchieri decorati con una fetta d’arancia e ghiaccio.
  • Margarita: composto da tequila, Cointreau, succo di lime e ghiaccio tritato, da gustare in una coppa con il bordo leggermente cosparso di sale. Gli ingredienti vengono mescolati a lungo nello shaker e poi versati nella coppa precedentemente preparata.
  • Tequila e Sangrita: tipico aperitivo messicano