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Sicilia in libertà

Tour della Sicilia in macchina

Questo itinerario è stato appositamente creato per coloro che desiderano viaggiare con un cane di piccola taglia. Abbiamo preso in considerazione le esigenze specifiche di un cane di piccola taglia e abbiamo selezionato destinazioni e attività adatte a lui.

Programma completo del tour

1° giorno

Per il primo giorno è previsto l’arrivo nella città di Tropea con mezzi propri.

1°/2° giorno: Tropea

Qui a Tropea si soggiornerà in un hotel dove è prevista anche la prima colazione.

2°giorno: Tropea/Villa S. Giovanni/Taormina (circa 100 km)

Percorrendo le graziose stradine di Tropea sarà possibile visionare numerosi luoghi di interesse artistico e culturale del luogo come ad esempio il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria che custodisce i Bronzi di Riace. Successivamente si procede verso Villa San Giovanni e con l’imbarco sul traghetto per Messina in Sicilia. Infine , c’è l’arrivo con trasferimento in auto a Taormina, che dista circa 54 km.

2°/3° giorno: Taormina

Qui a Taormina è previsto il soggiorno di una notte con inclusa la prima colazione. Durante il soggiorno è consigliabile organizzare un tour alle Grotte di Alcantara e oppure al vulcano ETNA.

3° giorno: Taormina/Ragusa Ibla (circa 160km)

Il giorno successivo è previsto il trasferimento con la vostra auto fino a Ragusa. Percorrendo la strada è possibile fare una sosta a Catania e visitare il suo centro storico considerato Patrimonio dell’Unesco.

3°/6° giorno: Ragusa Ibla

Giunti a Ragusa si soggiorno in hotel per 3 notti con mezza pensione. La Città di Ragusa Ibla ha un centro storico molto grazioso, che ospita oltra 50 chiese e palazzi in stile barocco. Da non perdere è il maestoso Duono di San Giorgio. Durante la permanenza a Ragusa sarà anche possibile visitare la città di Siracusa, quella di Noto, Ortigia, Modica e Scicli.

6° giorno: Ragusa/Cefalù (circa 220 km)

Al sesto giorno è previsto il trasferimento con la vostra auto a Cefalù.

6°/7° giorno: Cefalù

In questa città è previsto un soggiorno di un notte, con prima colazione.

7° giorno: Cefalù/Palermo (circa 72 km)

Prima di imbarcarsi a Palermo si consiglia visitare Palermo ma anche Monreale dove è il suo meraviglioso Duomo che ospita il mosaico del Cristo Pantocratore.

Segue quindi la sistema in cabina e la partenza dal porto.

Visitando la Sicilia Orientale

La Sicilia offre una vasta gamma di esperienze ai visitatori, grazie alla sua ricca eredità storica, culturale e sociale, così come ai suoi tesori artistici come musei e chiese, e ai siti archeologici come Selinunte e Segesta. Tuttavia, la Sicilia è famosa da sempre per essere la più grande isola nel Mar Mediterraneo, circondata e arricchita da arcipelaghi minori. Questa caratteristica la rende una destinazione ideale per le vacanze al mare, grazie alle sue rinomate spiagge e località balneari come Mondello, San Vito lo Capo, Cefalù, il Golfo di Castellammare, Taormina e le coste tirreniche con le loro spiagge di ciottoli e la forma caratteristica.

Basta dare un’occhiata a una mappa per rendersi conto di quanti luoghi marittimi la Sicilia ha da offrire, dai vari golfi come Patti, Termini Imerese, Palermo e Castellammare al Nord dell’isola, fino a Gela e Noto al Sud. Ogni località balneare merita una descrizione dettagliata per apprezzarne appieno i suoi meriti e per suscitare l’interesse dei turisti, sia coloro che sono già interessati sia coloro che sono ancora indecisi su come trascorrere le vacanze estive.

Infatti, la bellezza del mare, simbolo di vita e passione, leggende e metafore, con i suoi colori e la magnificenza delle coste e delle località balneari, aggiunge un fascino e una suggestione unica alla bellezza intrinseca della Sicilia stessa. I tre mari che bagnano l’isola con i loro colori affascinanti, la varietà dei siti balneari e turistici, la diversità delle coste e la purezza dei fondali marini contribuiscono all’importanza turistica dell’isola. I visitatori che cercano luoghi di mare in Sicilia sono veramente viziati dalla scelta, considerando che l’isola vanta una costa estesa che si estende per oltre mille chilometri.

Ancora più sorprendente è la diversità delle coste siciliane: sul versante tirrenico e nella parte superiore dello Ionio, la costa è alta e rocciosa, caratterizzata anche da maestosi faraglioni. Man mano che ci si sposta da Trapani, la costa diventa più bassa e sabbiosa, con un’atmosfera mediterranea.

Inoltre, non bisogna dimenticare la vicinanza discreta alle coste tunisine, che arricchisce l’isola di elementi folcloristici tipici di una cultura affascinante. La bellezza dei paesaggi naturali, il clima mite, la ricchezza della flora e una buona infrastruttura alberghiera e ristorativa in continua crescita rendono le vacanze estive in Sicilia veramente uniche.

Taormina

Incantevole e affascinante, Taormina è una splendida località nella Sicilia orientale, dove la bellezza naturale si mescola con il prestigio degli edifici storici, gli eventi culturali e la vita mondana. Da sempre, Taormina rappresenta uno dei principali punti di riferimento per il turismo internazionale in Sicilia. È più di un semplice paesaggio, è un luogo in cui tutto sembra essere creato per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia.

Si può anche salire da porta Messina per raggiungere Piazza Vittorio Emanuele e il Foro romano. In questo luogo vi è un edificio del 15° secolo, ovvero il Palazzo Corvaja che risulta essere adornato da finestre gotiche che si aprono sulla facciata austera, caratterizzato da una splendida cornice marcapiano e un coronamento a merli. Il portale d’ingresso del palazzo rappresenta un bellissimo esempio di stile gotico-catalano. Oggi, il palazzo ospita l’Azienda di Soggiorno e Turismo.

Sulla sinistra del palazzo si erge la Chiesa barocca di Santa Caterina d’Alessandria, dietro la quale si trovano i resti dell’odeon di epoca imperiale. Dalla Piazza Vittorio Emanuele, si può procedere verso il Teatro Greco, raggiungibile attraverso la via omonima. È il secondo teatro più grande della Sicilia dopo quello di Siracusa. Lo scenario che lo circonda è straordinario, con l’Etna in primo piano e il blu del mare che si fonde con il cielo. Il complesso è imponente e la sua struttura attuale risale principalmente all’epoca romana.

La maestosa struttura è il risultato di molteplici stratificazioni: quando nel VII secolo a.C. i primi coloni greci sbarcarono sul promontorio di Schisò, già esisteva un teatro o un’area pubblica di preghiera situata sulla collina, e l’attuale impianto, rimaneggiato durante l’era imperiale romana, si sovrappone a un teatro più antico, di epoca ellenistica, risalente al tempo di Ierone II di Siracusa. Alla dominazione romana appartiene anche la Naumachia, un imponente prospetto murario lungo 122 metri e alto 5 metri, con nicchie di varie dimensioni; situato poco sotto il Corso Umberto, aveva la duplice funzione di sostenere la strada e raccogliere le acque piovane. Proseguendo lungo il Corso, si arriva a Piazza 9 Aprile, che offre una straordinaria vista sul golfo: sulla piazza si trovano la chiesa gotica di Sant’Agostino, la Chiesa di San Giuseppe del XVII secolo e la Porta di Mezzo con il bellissimo Orologio. La piazza è il cuore della vita mondana ed è particolarmente affollata durante l’aperitivo, quando è possibile incontrare l’élite nei suoi storici bar. Oltrepassando la Porta, si arriva a Piazza del Duomo, dove si trova anche il Municipio del XVII secolo e la fontana barocca con il simbolo della città: si tratta di una figura mitica che per una metà è un toro e per un’altra metà è una donna. Il Duomo di San Nicolò risale al XIII secolo ed è stato ristrutturato in epoca rinascimentale. Poco prima della piazza, sulla destra, in cima a una scenografica scalinata, si trova Palazzo Ciampoli, un edificio quattrocentesco. Siamo giunti all’estremità opposta di Corso Umberto, che termina con Porta Catania. Qui si erge il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, uno dei più interessanti esempi di architettura civile siciliana dei secoli XIV e XV, oggi sede prestigiosa di mostre d’arte. Da qui, scendendo lungo via Roma, si può raggiungere il convento di San Domenico, un bel complesso cinquecentesco trasformato nel più famoso hotel del Sud Italia, pur mantenendo gli arredi e l’originale disposizione. Infine, una passeggiata merita la splendida Villa Comunale, donata alla città da una nobildonna inglese. Sorge a picco sul mare, con una vista incantevole e ospita una ricca vegetazione mediterranea ed esotica. Al centro del parco si trova un’insolita struttura in legno, un padiglione che unisce lo stile arabeggiante al gusto per le cineserie nei decori. Verso la fine del XIX secolo, era il giardino privato di Florence Trevelyan, un’aristocratica inglese appassionata di botanica e ornitologia.

Dintorni di Taormina

Parco naturale dell’Alcantara

Un luogo straordinariamente affascinante situato a circa 25 km da Taormina, famoso per le sue incantevoli gole scolpite nella roccia da fenomeni geologici che risalgono a tempi lontani. Tutto ebbe inizio quando, in epoche remote, un vulcano eruttò lava formando un solco. Nella parte più argillosa di questo percorso, la lava si abbassò creando due imponenti colonne di basalto nero, alte circa 50 metri. Oggi il fiume Alcantara attraversa questa fenditura, il cui nome deriva dall’arabo Al Qantarah. Esplorare le Gole dell’Alcantara, camminando lungo un breve tratto del letto del fiume, è un’esperienza unica, ma può essere fatta solo da maggio a settembre, quando il livello dell’acqua è più basso. Se desiderate vivere l’emozione di questa avventura, vi consigliamo vivamente di indossare stivali “ascellari” (come quelli utilizzati dai pescatori nei fiumi), sia per la vostra sicurezza che per evitare di prendere freddo: l’acqua del fiume è gelida anche in estate! Durante gli altri periodi dell’anno, le escursioni consentono di raggiungere solo l’ingresso delle gole. Lo spettacolo che vi si presenterà di fronte vi lascerà senza parole: le gole, scure e sfaccettate, creano riflessi suggestivi e giochi di luce appena i raggi del sole le colpiscono.

Castelmola

Situato a soli 6 km da Taormina, è un affascinante e pittoresco borgo che si trova a circa 500 metri di altezza, sovrastando il mare e regalando una vista veramente spettacolare. Un’antica cittadina, Castelmola fu fondata per difendere Taormina da possibili invasori. Ancora oggi si respira un’atmosfera senza tempo che trasmette la sensazione di trovarsi in un’epoca lontana. Questa sensazione è accentuata dal fatto che a Castelmola non è consentito il transito in auto. Tra le attrazioni più caratteristiche vi sono il Duomo dedicato a San Nicolò da Bari e la Chiesa seicentesca costruita in onore di San Giorgio. Castelmola è famosa per il vino alle mandorle e per i resti del castello medievale.

Da non perdere: La meravigliosa vista panoramica che si può ammirare da Piazza Belvedere, spaziando sulla terra, il mare e l’Etna.

Giardini Naxos

Giardini Naxos, un rinomato centro turistico nella provincia di Messina, merita di essere ricordato innanzitutto per la sua fondazione avvenuta nel 753 A.C. ad opera dei Greci, nonché per la bellezza dei suoi reperti storici. Tuttavia, è importante soffermarsi sugli elementi tipicamente vacanzieri e marittimi che rendono questa località così apprezzata, grazie alla presenza di una solida infrastruttura alberghiera e ricreativa. Le opportunità turistiche della zona non si limitano solo alla bellezza della costa, resa ancora più affascinante da un mare fortunatamente limpido, ma includono anche dei dintorni unici per la loro storia e le attrazioni turistiche, come Taormina, Siracusa, Agrigento e l’Etna.

In effetti, la posizione geografica di Giardini Naxos è di grande importanza: la città è delimitata a nord da Capo Taormina e a sud da Capo Schisò, che si è formato a causa di una colata lavica proveniente dal cratere di Monte Monio. Insieme alla vicina città di Taormina, Giardini Naxos costituisce un vero e proprio polo d’attrazione per i turisti che ogni anno affollano la Sicilia. Naturalmente, il mare con i suoi cangianti colori che vanno dal blu al turchese è particolarmente apprezzato per la sua limpidezza cristallina ed è uno dei punti di forza della città. Un tratto costiero particolarmente interessante si estende tra il già citato Capo Schisò e l’imbocco del fiume Alcantara. Inoltre, non possiamo dimenticare l’area che va dal Torrente Sirina a Capo Schisò, una zona che offre suggestivi punti panoramici.

La città offre anche altri itinerari turistici di grande valore che possono attirare i visitatori, tra cui siti storici, culturali ed archeologici di notevole importanza. Il Parco Archeologico, ad esempio, ospita numerosi reperti che risalgono all’ottavo secolo A.C., testimonianze di grande rilevanza storica.

Acireale

Acireale, antico insediamento di origine greca, è una pittoresca cittadina dal carattere tipicamente barocco, famosa anche come centro termale sin dai tempi dei Romani, i quali la chiamavano Akis. Ben nove centri nella provincia di Catania portano il nome di Aci, tutti derivanti dall’antica e misteriosa Akis. Oggi, Acireale è una vivace località situata in una splendida zona costiera, sopra i paesi di S. Maria la Scala, Santa Tecla, Stazzo e Pozzillo. Inoltre, è sede di un importante carnevale che ha attirato oltre 500.000 spettatori, tra cui turisti provenienti da Francia, Germania, Olanda e Giappone. L’attrazione unica di questo carnevale sono i carri in cartapesta realizzati dalle abili maestranze locali, che sfoggiano uno spettacolo di luci e musica, senza dimenticare i carri infiorati. La festa si conclude nella notte di martedì con il rogo del Re Carnevale, dopo una settimana di sfilate, gruppi mascherati, spettacoli folcloristici, band comiche, concerti (quest’anno Paola e Chiara) e tanto altro.

La città è stata colpita più volte da terremoti ed eruzioni dell’Etna, e le attuali forme barocche risalgono al periodo di ricostruzione del Settecento. Piazza del Duomo è il cuore di Acireale, affollata di caffè e animata da passeggianti. Qui si trova il Duomo, con un notevole portale di stile barocco, affreschi dei secoli XVIII-XX e la cappella di Santa Venera nel transetto destro, dove è conservato il simulacro in argento raffigurante la santa protettrice della città, un’opera barocca della seconda metà del Seicento. Sul pavimento, all’incrocio dei due bracci principali, si trova una meridiana risalente alla seconda metà dell’Ottocento. Sulla stessa piazza si affacciano anche il Palazzo comunale, con una facciata che rispecchia lo stile barocco catanese, e la basilica dei Santi Pietro e Paolo, risalente al Seicento. Proseguendo lungo corso Vittorio Emanuele, si arriva a piazza Vigo, dove si possono ammirare l’abside della chiesa dei Filippini, l’elegante palazzo Pennisi di Floristella e il fianco della basilica di San Sebastiano. Quest’ultima è una interessante costruzione barocca del Seicento, con una facciata a due ordini arricchita da una balaustra curvilinea aggiunta durante il restauro settecentesco, e sorreggente dieci sculture. All’interno, a tre navate, sono presenti diverse opere pittoriche di Pietro Paolo Vasta.

Dove mangiare

Per soddisfare il palato durante la visita ad Acireale, non mancano ottime opzioni culinarie. Tra queste spicca la Trattoria Mediterraneo, situata in Via Sclafani 40, a soli 250 metri dal casello di Acireale. Questo ristorante offre un’atmosfera rustica e curata, con sale accoglienti e luminose grazie alle ampie vetrate che permettono di godere della luce naturale. Inoltre, dispone di una terrazza con un incantevole giardino dove è possibile gustare i piatti durante la bella stagione.

La cucina della Trattoria Mediterraneo è incentrata sulla tradizione locale e propone deliziosi piatti a base di pesce, rispettando la ricca tradizione gastronomica marinara siciliana. Tra le specialità da non perdere, si trovano gli agnolotti ripieni di scampi e pistacchio, gli spaghetti al nero di seppia, la spatola gratinata, e naturalmente il pesce del giorno preparato al forno o alla griglia.

Visitando la Sicilia Barocca

Ragusa

Ragusa, una delle città più affascinanti della Sicilia, è divisa in due parti: Ragusa Superiore, situata sull’ampio altipiano, e Ragusa Ibla, il quartiere più antico. Queste due aree sono collegate da una lunga scalinata che scende ripida verso Ibla. Ragusa è anche famosa per essere una delle principali location del popolare programma televisivo “Il commissario Montalbano”. Il centro storico di Ragusa Ibla sorge sulle rovine dell’antica città sicula di Hybla Heraia, ed è stato ricostruito in stile barocco dopo il devastante terremoto del 1693. Per la sua straordinaria bellezza architettonica e storica, insieme ad altri comuni del Val di Noto, è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rappresentando il culmine e la fioritura finale dell’arte barocca in Europa.

Chiesa di San Giorgio

Uno dei luoghi più suggestivi di Ragusa Ibla è la Chiesa di San Giorgio. All’estremità di Piazza del Duomo, si erge una maestosa cancellata in ferro battuto che conduce alla monumentale scalinata che porta alla chiesa. Questo capolavoro del barocco ibleo, progettato da Rosario Gagliardi e costruito tra il 1744 e il 1775, è considerato uno dei più grandi esempi di architettura barocca siciliana, insieme alla Chiesa di San Giorgio a Modica. La facciata convessa della chiesa è dominata dalla scalinata monumentale, con un portale principale affiancato da tre pilastri su ciascun lato, che si estendono fino al piano superiore, dove si erge il campanile riccamente decorato. Al centro si erge una cupola imponente, aggiunta nel 1820, che si eleva per oltre 40 metri, sostenuta da 16 colonne. All’interno della chiesa, con le sue tre navate, si possono ammirare numerose opere d’arte, tra cui un’importante pala d’altare del XVIII secolo realizzata da Vito d’Anna. La devozione a San Giorgio, introdotta dai Normanni, è celebrata ogni anno a Ragusa Ibla l’ultima domenica di maggio, con una suggestiva processione per le vie di Ibla della statua equestre del santo cavaliere che sconfisse il drago. Durante questa festa, la chiesa viene splendidamente decorata con stendardi, fiori e illuminazioni, e la statua del santo viene posta al centro per la venerazione dei fedeli, creando un’atmosfera di grande devozione e partecipazione.

Cattedrale di San Giovanni

La Cattedrale di San Giovanni si erge maestosa sulla vasta Piazza San Giovanni, dominando con la sua imponente facciata in stile barocco ibleo. Decorata con statue e dotata di tre portali, questa magnifica cattedrale è dedicata al santo a cui prende il nome. Costruita principalmente nel corso del XVIII secolo, presenta una pianta a forma di croce latina e vanta splendide cappelle adornate con stucchi e decorazioni rococò dorati, nonché statue in marmo policromo. Le colonne che dividono le navate laterali sono altrettanto impreziosite da sontuosi ornamenti dorati, mentre nella parte retrostante si trova un meraviglioso presbiterio in stile barocco. Verso la fine di agosto, dalla cattedrale ha inizio la solenne celebrazione in onore del patrono, con la Processione dei ceri che segue la statua del santo preceduta dall’Arca Santa.

Chiesa di Santa Maria dell’Itria

La Chiesa di Santa Maria dell’Itria, situata nel vecchio quartiere ebraico di Ragusa Ibla, è un’attrazione imperdibile nel panorama della città. Non si può fare a meno di notare il campanile con la sua cupola blu cobalto. Fondata nel XIV secolo dai Cavalieri di Malta, la chiesa presenta portali scolpiti con motivi floreali, che si ritrovano anche nell’altare più antico tra i cinque presenti nelle navate laterali. Qui, colonne a spirale sono abbellite da ghirlande di fiori e frutti.

Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio

La Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio accoglie i visitatori con una vasta scalinata che conduce al suo ingresso. Questa chiesa barocca presenta sculture con motivi vegetali e bassorilievi raffiguranti le anime del Purgatorio. All’interno, l’attenzione viene catturata dall’altare maggiore, realizzato con marmo policromo alla fine del XVIII secolo. Tuttavia, è il grande dipinto di Francesco Manno raffigurante santi e anime nel Purgatorio, insieme alle sculture di teschi simbolo del potere ecclesiastico e secolare, a suscitare un forte interesse, essendo un monito sulla transitorietà della vita terrena.

Monumenti

Tra i 18 monumenti di Ragusa Ibla riconosciuti dall’UNESCO, troviamo anche 8 palazzi nobiliari che un tempo appartenevano alle famiglie più influenti della città. Mentre passeggerete per le vie del centro storico, non potrete fare a meno di notarli, soprattutto per i loro caratteristici mensoloni scolpiti che sostengono ampi balconi.

Giardino Ibleo

Il Giardino Ibleo è un’oasi tranquilla e panoramica, con una magnifica vista sulle montagne circostanti. È il luogo perfetto per cercare pace e frescura all’ombra di palme e pini. All’interno del giardino si trovano le chiese di San Giorgio Vecchio, dei Cappuccini e di San Domenico, quest’ultima riconoscibile per il suo campanile maiolicato.

Portale di San Giorgio

Nelle vicinanze del giardino si trova il Portale di San Giorgio, un’imponente struttura che è ciò che rimane di un’antica chiesa in stile gotico risalente al XIII secolo. Questo portale è abbellito da una scultura di San Giorgio che uccide il drago.

Santa Maria delle Scale

Santa Maria delle Scale è una delle chiese più celebri di Ragusa Superiore e si trova in una posizione magnifica, affacciata su una piazza da cui si può ammirare uno dei panorami più spettacolari del centro storico di Ragusa Ibla. Situata in fondo a Corso Italia, è accessibile tramite una maestosa scalinata di 242 gradini da cui prende il nome.

Cava Santa Domenica

La Cava Santa Domenica, o Cava Grande, è una profonda valle che separa Ragusa Ibla da Ragusa Superiore.

Visitare la città

Per esplorare la città, puoi usufruire del Baroque Tour Bus, che offre biglietti acquistabili online. Questo autobus turistico con guida si ferma nei principali luoghi di interesse e puoi iniziare e terminare il tour da qualsiasi fermata disponibile.

Ristoranti

Per quanto riguarda i ristoranti, le trattorie e le pizzerie, ecco alcune raccomandazioni:

  • ‘A Rusticana: Situato in Vico Domenico Morelli n° 4, è un ristorante elegante e di classe situato all’interno di un palazzo storico del ‘700. Qui potrai gustare specialità tipiche sia di terra che di mare.
  • Il Barocco: Posizionato a pochi passi dal Duomo di San Giorgio, questo ristorante/pizzeria propone piatti della tradizione iblea, permettendoti di assaporare autentiche prelibatezze locali.
  • Antares: Situato nel cuore del centro storico, questo ristorante/pizzeria offre piatti tipici rivisitati in chiave moderna, per un’esperienza culinaria unica.
  • Quattro Gatti: Trovato in Via Valverde n° 95, è una trattoria eccellente dove potrai gustare piatti tipici e semplici in un’atmosfera storica, con soffitti in pietra a vista.
  • Mad: Situato in Corso XXV Aprile n° 23, questo ristorante/pizzeria/bar/pasticceria offre un ambiente particolarmente raffinato.
  • La Terrazza dell’Orologio: Posizionato in Via Chiasso Arestia n° 12/13, è un’elegante trattoria e wine bar con una splendida vista sul centro storico di Ibla. Qui potrai provare la cucina tipica accompagnata da un ottimo bicchiere di vino.

Per quanto riguarda i bar, le gelaterie e le pasticcerie:

  • Gelati Divini: Situato in Piazza Duomo n° 20, è una gelateria/enoteca dove puoi assaggiare gelati artigianali con gusti davvero particolari.
  • Mastro Ciliegia: Trovato in Corso XXV Aprile n° 96, è uno dei migliori bar/gelaterie della città, situato nel cuore del centro storico, che offre deliziosi gelati e molto altro.

Siracusa

Ortigia, Siracusa

Ortigia è un luogo privilegiato, abitato da circa 4.000 residenti, che sono consapevoli della fortuna di vivere su questa piccola isola, chiamata affettuosamente “U’ Scogghiu” (lo scoglio).

I due monumenti più significativi di Ortigia sono il Duomo e il Castello Maniace. Il Duomo, situato in una posizione maestosa, incorpora le tracce di un antico tempio dedicato ad Artemide e rappresenta un mix affascinante di stili architettonici. Il Castello Maniace, invece, domina il paesaggio con la sua imponente struttura difensiva risalente al XIII secolo, testimone di avvenimenti storici e luogo di grande fascino.

Se avete mai ammirato una foto di Ortigia, è probabile che abbiate visto la maestosa facciata del Duomo e la piazza circostante. Dopo il terremoto del 1693, la facciata e l’interno del Duomo furono in parte ricostruiti in stile barocco e rococò. Nonostante le modifiche, sono ancora visibili 9 colonne dell’antico tempio dorico di Atena, che sono state incorporate nella struttura.

Santa Lucia alla Badia e Caravaggio: proseguendo oltre il Duomo di Ortigia, si trova la modesta chiesa di Santa Lucia alla Badia, che appare quasi insignificante se confrontata con l’imponenza e la bellezza del Duomo. Anche l’interno è sobrio, in stile monastico, risultato di numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Tuttavia, questa piccola chiesa è nel cuore dei siracusani da secoli, poiché Santa Lucia nacque a Siracusa e fu martirizzata nel 304 d.C. Le catacombe della chiesa ospitano la sua prima tomba, anche se in seguito le sue spoglie furono trasferite al Santuario a lei dedicato a Venezia. Nel 1646, le invocazioni alla santa posero fine alla carestia che affligeva Siracusa: secondo la devozione popolare, un miracolo consentì l’arrivo di due navi cariche di cereali nel porto di Ortigia.

Il Parco Archeologico della Neapolis: il Parco Archeologico di Siracusa è riuscito a sopravvivere alla devastazione urbanistica che ha colpito la città siciliana nel corso degli anni.

Cosa mangiare

Con il mare Mediterraneo tutto intorno e le maestose Montagne Iblee alle spalle, Siracusa riesce a offrire sulla tavola prodotti di mare e terra di straordinaria qualità.

Iniziamo con i primi piatti: la pasta fritta con acciughe e mollica abbrustolita (chiamata “anciova e muddica”), i ravioli ripieni di pesce, i cavatelli con bottarga di tonno e pomodorini ciliegini di Pachino, i “lolli” o fave .

Nel campo della pasticceria, la mandorla trionfa, poiché abbondante nella zona. Viene utilizzata per creare la frutta martorana, i biscotti e in parte anche per la giuggiulena (biscotti con zucchero e sesamo). Per quanto riguarda i vini, è importante menzionare le 24 DOP di Siracusa, tra cui il Siracusa e l’Erolo. Questi vini rappresentano eccellenze enologiche della zona.

Noto

Considerata Capitale del Barocco questa città è ricca di palazzi e monumenti affascinanti.

Ci sono molte attrazioni da scoprire in questa affascinante cittadina, che assolutamente non dovreste perdere:

Porta Reale

Imponente arco di trionfo risale all’800 ed è stato progettato e costruito in occasione della visita del Re delle Due Sicilie, Ferdinando II.

Chiesa di Santa Chiara e Convento delle Benedettine

proseguendo lungo Corso Vittorio Emanuele, a circa 100 metri di distanza, troverete la Chiesa di Santa Chiara. L’interno della chiesa, con le sue numerose decorazioni. Da non perdere vi è anche la vista panoramica dalla terrazza di questo edificio!

Cattedrale di Noto

la Cattedrale è il principale luogo di culto di Noto.

Scicli

Con la sua popolazione di circa 26.000 abitanti, sorge nel punto in cui si aprono le tre strette valli, chiamate cave, di Modica, Santa Maria La Nova e San Bartolomeo, formando una vasta pianura che si estende fino al mare a sud di Modica e Ragusa. Dal 2002, Scicli è stata inclusa nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO insieme alle altre sette città tardo barocche della Val di Noto (Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide e Ragusa). Qui si trovano anche alcuni dei musei più importanti dell’area iblea e alcune delle meravigliose location della serie TV del Commissario Montalbano. Basta fare qualche passo fuori dal centro per riconoscere le tracce di un passato millenario. Oltre, c’è solo il blu del Mediterraneo che si staglia all’orizzonte, riempiendo gli occhi di bagliori iridescenti che si perdono verso l’Africa. A delineare la costa di Scicli, appaiono spiagge e calette, falesie mozzafiato e antichi villaggi di pescatori, come Donnalucata, Sampieri e Cava d’Aliga.

Modica

è una delle città più affascinanti della provincia di Ragusa e, per dirla tutta, dell’intera Sicilia. Ci sono molte bellezze architettoniche da vedere a Modica, tanto che l’UNESCO ha incluso Modica nella lista dei siti protetti come Patrimonio dell’Umanità. La città sorge su un vasto altopiano a 15 km di distanza da Ragusa ed un tempo era attraversata da due fiumi. Tra il 1700 e il 1800, Modica vantava ben 17 ponti che permettevano di attraversare i torrenti, tanto che assomigliava a Venezia. Lungo le rive dei fiumi, vi erano vari mulini che col tempo vennero sostituiti da quelli industriali, mentre le acque vennero incanalate per fornire l’approvvigionamento idrico alla città. Il nucleo più antico di Modica ruota interamente intorno alle rovine dell’antico castello, dove un intricato dedalo di vicoli porta al punto più alto della città.

Ecco cosa vedere a Modica, che è prevalentemente di stampo barocco, poiché delle architetture precedenti rimane ben poco, a parte il layout medievale del centro più antico. Tra gli edifici che conservano ancora caratteristiche non barocche si può citare la Chiesa del Carmine, con un portale gotico, le rovine della Chiesa del Sacramento e la Chiesa rupestre di San Niccolò Inferiore, che risale addirittura al XII secolo. Una delle chiese barocche più belle di Modica è la Chiesa di San Giorgio, impreziosita da una maestosa scalinata di 250 gradini che conduce alla magnifica facciata.

All’interno della Chiesa di San Giorgio, la chiesa è divisa in cinque navate e custodisce preziose opere d’arte, come dipinti, stucchi e il “tesoro” della chiesa, composto da pezzi unici realizzati con materiali preziosi come l’argento. Un’altra chiesa degna di nota è la Chiesa del Carmine con il suo convento annesso. La struttura risale al 1500 e conserva ancora il portale gotico di quell’epoca. All’interno, con una sola navata, si possono ammirare alcuni dipinti preziosi e un magnifico altare in legno scolpito con splendidi stucchi.

Cefalù

Situata in una posizione eccezionale, ben visibile lungo la strada che porta da Palermo, Cefalù è un pittoresco villaggio di pescatori circondato dal mare e dominato da un promontorio calcareo. Si distingue per la sua imponente cattedrale romanica, che spicca tra un intricato labirinto di stradine. Questa cittadina, di origini greche da cui trae il suo nome, Kephaloidion, che significa “testa” o “capo”, raggiunse il suo massimo splendore durante l’epoca normanna, in particolare con Ruggero II, che nel 1131 decise di avviare la costruzione della cattedrale.

Cosa vedere a Cefalù

Corso Ruggero

la via principale di Cefalù, che segue l’antico decumano romano, divide la città in due parti, da nord a sud. Le due zone che si formano sono morfologicamente diverse: a ovest c’è il quartiere dal carattere medievale, con un intricato dedalo di scalinate, archi e stretti passaggi; a est, invece, si sviluppa una griglia regolare di strade perpendicolari.

Osteria Magno

leggendaria residenza del re Ruggero, successivamente appartenuta alla famiglia dei Ventimiglia, è composta da due parti di epoche diverse. La parte più antica è quella bicroma (realizzata in pietra lavica e dorata) che si affaccia su via Amendola, arricchita da due eleganti bifore e risalente alla fine del XIII secolo. Adiacente a questa, all’angolo con corso Ruggero, si trova la torre quadrangolare costruita nel XIV secolo, caratterizzata da una bellissima trifora racchiusa da un elaborato arco in stile chiaramontano. Oggi il palazzo, completamente restaurato, ospita spazi espositivi.

Duomo

La pietra dorata di questo meraviglioso gioiello di architettura romanica, che si erge con il profilo di alcune palme, si fonde con la falesia calcarea chiamata la Rocca. L’edificio venne eretto tra il 1131 e il 1240 in seguito a un voto del re normanno Ruggero II, che stava per naufragare durante il suo ritorno da Napoli. A differenza della cattedrale di Palermo, il Duomo di Cefalù conserva un evidente carattere normanno, che si manifesta soprattutto nella facciata incorniciata da torri e nell’alta abside fiancheggiata da absidiole più piccole.

A forma di croce latina, il Duomo è composto da tre navate divise da colonne con bellissimi capitelli in stile siculo-normanno. I mosaici (realizzati nel 1148) che ornano la parte presbiteriale della chiesa sono straordinari per la varietà e la vivacità dei colori, in particolare il verde smeraldo, su sfondo dorato.

Museo Mandralisca

Questo museo fu creato dal barone Piraino nel 19° sec. Alla sua morte, decise di lasciare alla città la sua preziosa collezione artistica e la ricca biblioteca, che comprendeva più di 6000 volumi, tra cui molte opere cinquecentesche.

Il museo ospita una collezione numismatica, una serie di dipinti che include il magnifico Ritratto di un Ignoto realizzato da Antonello da Messina intorno al 1470, reperti archeologici principalmente provenienti da Lipari, tra cui un eccezionale cratere a campana che raffigura un venditore di tonno (IV secolo a.C.), una parte della ricca collezione malacologica (esposta a rotazione), che conta oltre 20000 esemplari, e una serie di oggetti tra cui spicca un enigmatico “rompicapo” cinese in avorio.

La Rocca

non è solo uno splendido sfondo scenografico che caratterizza l’immagine iconica di Cefalù, ma è parte integrante della città stessa, che si è sviluppata ai suoi piedi e ha tratto dalla sua roccia i materiali da costruzione per il suo sviluppo. La Rocca, come una madre, genera e domina il paese, raccontando una parte della sua storia con le testimonianze stratificate nei secoli.

La Rocca si erge fino a 268 metri sul livello del mare e ospita ancora il falco pellegrino, conservando parzialmente la vegetazione originale della macchia mediterranea, nonostante sia stata danneggiata da numerosi incendi nel corso del tempo. Dal punto di vista geologico, la Rocca rivela particolarità recentemente scoperte grazie ai moderni metodi di ricerca. Sono stati infatti utilizzati “traccianti chimici” sulla cima del monte Carbonara, che sono stati successivamente rinvenuti nelle acque della sorgente di Presidiana, vicino al porto di Cefalù. Questo dimostra che la Rocca è collegata, sotterraneamente, al complesso di Pizzo Carbonara.

Pasticcerie

Pasticceria Pietro Serio, situata in via Giuseppe Giglio, è rinomata come la migliore pasticceria di Cefalù.

Per gustare un delizioso gelato, si consiglia di visitare il Bar Duomo, situato in piazza del Duomo.

Per una cena a base di piatti tipici, La Vecchia Marina, situato in via Vittorio Emanuele vicino al Lavatoio Medievale, è una scelta eccellente.

Al Gabbiano, situato in Via Lungomare Giuseppe Giardina 17, lungo la splendida passeggiata sul lungomare della cittadina normanna, offre antiche ricette a base di pesce accompagnate da ottimi vini classici. Il ristorante è chiuso il mercoledì.

Kentia, ubicato in Via Nicola Botta 15, nel cuore del centro storico, offre la possibilità di gustare le specialità tipiche della cucina siciliana accompagnate dai migliori vini. Dispone anche di tavoli esterni e di un giardino.

La Tavernetta, situata in Contrada Presidiana, nella suggestiva cornice del porto, è un locale accogliente con una terrazza sul mare, ideale per trascorrere serate tranquille e gustare ottime pietanze a base di pesce fresco. Gestito dalla famiglia Guercio dal 1966, si prende cura personalmente della qualità dei prodotti e del servizio offerto. Inoltre, i clienti della Tavernetta possono usufruire di un ampio parcheggio proprio accanto al locale.

Dintorni

Un’emozionante escursione nell’entroterra di Cefalù è il circuito di 59 km che permette di scoprire affascinanti luoghi.

Il percorso breve conduce al santuario di Gibilmanna, situato sulle pendici di Pizzo S. Angelo, lungo una panoramica strada. Da Cefalù, seguire le indicazioni per il santuario.

Il santuario di Gibilmanna, dedicato alla Madonna, sorge immerso nei boschi di querce e castagni, ad un’altitudine di 800 m. Il suo nome stesso indica la posizione sul monte associata alla produzione scomparsa della manna. Di origini antiche, si suppone che inizialmente in questo luogo sorgesse una delle sei comunità cenobitiche benedettine volute da Gregorio Magno nel VI secolo. Dal 1535, è affidato ai Frati Minori Cappuccini. L’edificio attuale è il risultato di numerose modifiche, tra cui importanti interventi barocchi. La facciata è stata rifatta nel 1907.